A Cagliari il 74% dei sacchetti utilizzati dai banchi di mercato per imbustare frutta e verdura è irregolare, così come lo è il 68% degli shopper utilizzati dai fruttivendoli della città.

La denuncia arriva dal Codacons, che ha realizzato un'indagine sulla tipologia di shopper forniti al di fuori dei supermercati delle principali città italiane, dopo che all'inizio dell'anno è scattato l'obbligo di utilizzare ''bioshopper'' (biodegradabili e compostabili con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 40%) come imballaggio primario per i prodotti di gastronomia, macelleria, pescheria, frutta verdura e panetteria.

Secondo quanto emerso dalla ricerca dell'associazione dei consumatori, sembra invece che mercati e frutterie di strada continuino ad utilizzare sacchetti non in regola.

In particolare, a Cagliari la percentuale più alta di irregolarità si riscontra presso i mercati locali, con il 74% dei banchi che utilizza sacchetti di plastica non biodegradabile (contro una media nazionale del 72,1%); nelle frutterie la percentuale di irregolarità scende al 68% (67% la media nazionale).

Vi sono poi gli shopper "fallaci", quelli cioè spacciati per compostabile ma in realtà di plastica comune, riscontrati nell'11% dei banchi di Cagliari esaminati e nel 13% delle frutterie.

Per questo motivo il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari, in cui si chiede il sequestro dei sacchetti non a norma e di aprire un'indagine per truffa e reati ambientali.

(Unioneonline/F)

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