Con i mercati finanziari in attesa del primo discorso di Donald Trump davanti al Congresso, previsto per domani, le Borse europee sono risultate poco mosse. Ma con l'importante eccezione di Milano.

Nel vecchio Continente, dopo tre giornate in rosso, è stata infatti Piazza Affari a ottenere la miglior performance (+1,71%). Londra e Francoforte si sono fermati rispettivamente al +0,16% e +0,13%; Parigi è rimasta invariata.

Il brillante avvio di settimana per il Ftse Mib – che ha chiuso praticamente sui massimi di giornata - è dovuto soprattutto ai titoli finanziari, in primis Intesa Sanpaolo (+5,49%).

L'istituto di Ca' de Sass ha visto premiata la decisione del management (comunicata venerdì) di non procedere a eventuali combinazioni industriali con Generali (che oggi ha invece perso il 2,84%).

Gratificando Intesa Sanpaolo e penalizzando la compagnia del Leone, il mercato inizia quindi a riallineare le quotazioni ai valori precedenti la fuga di notizia del 21 gennaio scorso, che aveva dato il via alle speculazioni.

Tra gli altri titoli coinvolti nella vicenda, Mediobanca - primo azionista di Generali - ha terminato sopra la parità (+0,74%); mentre Unicredit – primo azionista di Piazzetta Cuccia – è salita del 2,47%, nel giorno in cui ha annunciato di aver concluso in anticipo l'offerta dei diritti di opzione non esercitati nell'aumento di capitale da 13 miliardi di euro.

In evidenza anche i risultati di Banco Bpm (+6,11% maglia rosa del listino), Bper (+4,35%) e Ubi Banca (+3,53%). Ma gli acquisti azionari si sono concentrati anche fuori dal settore bancario: in particolare, su Leonardo (+4,9%), che continua a giovarsi dei buoni giudizi sul piano industriale, Yoox (+3,95%), Buzzi Unicem (+3,17%), Fiat Chrysler (+2,66%) e A2A (+2,51%).

Sul fronte dei titoli governativi, si restringe lo spread tra Btp e Bund, che chiude a 194 punti base: con il rendimento del decennale italiano al 2,15% sul mercato secondario.

Il differenziale spagnolo scende a 137 punti. Mentre quello francese torna sotto i livelli di guardia registrati la settimana scorsa: i mercati valutano infatti positivamente l'alleanza offerta dal democristiano François Bayrou al candidato di centro-sinistra Emmanuel Macron.
© Riproduzione riservata