Le principali borse europee chiudono tutte in rialzo una giornata caratterizzata dalle trimestrali di diverse società.

Londra ha guadagnato lo 0,57%, Francoforte lo 0,86% e Parigi l'1,25%.

A Milano, dove il Ftse Mib ha terminato a +0,94% (a ridosso dei 19mila punti), i riflettori sono rimasti ancora puntati sul comparto bancario.

Mentre prosegue l'aumento di capitale da 13 miliardi di euro, Unicredit - che ha diffuso i conti 2016, confermando una perdita di 11,8 miliardi – ha messo a segno un progresso dell’1,37%.

In crescita anche Poste Italiane (+1,76%), che ha annunciato la cessione dell'intero pacchetto azionario di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale a Invitalia (l'Agenzia per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa). Il valore dell'operazione a "parti correlate" (visto che entrambe le società sono sotto il controllo del ministero dell'Economia) è pari a 390 milioni di euro.

Salgono le azioni di Mediobanca (+1,61%), che nel primo semestre 2016 ha registrato un utile netto in crescita del 30% (a 418 milioni) e ricavi ai massimi storici (a 1,07 miliardi, +6%); e quelle di Ubi Banca (+3,63%), che comunicherà i propri conti domani.

Se quest'ultima – insieme a Saipem (+3,13%) – è risultata tra i migliori del listino, sul fronte dei ribassi si evidenziano al contrario le performance di Stmicroelectronics (-1,46%) e Banco Bpm (in calo dello 0,24%). Oltre a Saipem, gli acquisti hanno premiato anche altri titoli petroliferi, come Eni (+1,56%) e Tenaris (+1,65%).

Per quanto riguarda i titoli di Stato, si è ulteriormente ridotto il differenziale di rendimento tra i Btp e Bund tedeschi. Le tensioni non sono certo sopite, ma intanto lo spread si è riportato sotto i 190 punti base (186), con il tasso del decennale italiano al 2,18% sul mercato secondario.

In discesa anche il differenziale spagnolo (che ha terminato la seduta a 131 punti base) e quello francese (a 68 pb).
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