Ancora una seduta interlocutoria per i mercati finanziari europei. La giornata è infatti trascorsa in un contesto di generale attesa per i prossimi appuntamenti con le banche centrali, in particolare per la riunione della Bce in programma domani.

A due anni dall'avvio del quantitative easing (allentamento monetario), secondo alcuni osservatori l'Eurotower potrebbe infatti rimuovere dalla dichiarazione ufficiale il riferimento al fatto che i tassi potrebbero scendere ancora in futuro.

In questo quadro, Londra ha chiuso in lieve perdita (-0,06%), Francoforte appena sopra la parità (+0,01%), mentre Parigi e Milano hanno guadagnato rispettivamente lo 0,11% e lo 0,14%.

A Piazza Affari, il Ftse Mib è stato sostenuto dai titoli finanziari, soprattutto quelli assicurativi. Così, la miglior performance è stata quella di Unipol (+1,81%), seguita da Generali (+1,75%).

Positivi nel complesso i bancari: Mediolanum (+1,09%), Mediobanca (+0,95%), Ubi Banca (+0,5%), Bper (+0,23%), Banco Bpm (+0,17%) e Intesa Sanpaolo (+0,17%). Fa eccezione soltanto Unicredit (-0,22%).

Per il resto, sono risultate ben comprate anche le azioni Mediaset (+1,71%) e Stmicroelectronics (+1,58%). Mentre Fiat Chrysler – dopo le parole del numero uno di Volkswagen, Matthias Mueller, che ha chiuso la porta a eventuali alleanze – è risultata in progresso dello 0,58% (Ferrari dello 0,32%).

Sul fronte dei ribassi spiccano invece i titoli energetici, con Tenaris (-0,72%), Eni (-1,66%) e Saipem (-0,29%), penalizzati dal calo del prezzo del petrolio, all'indomani dei dati sul numero di trivelle attive a livello mondiale.

Per quanto concerne i titoli di Stato, lo spread Btp-Bund si è attestato a quota 188 punti base, con il rendimento dei decennali italiani allo 2,24% (in rialzo di 6 punti). Il decennale tedesco è invece salito di 5 punti (a 0,36%).
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