Giornata positiva per le principali borse europee, con Milano in testa.

Da Londra (+0,62%) a Francoforte (+0,94%), da Madrid (+1,10%) a Parigi (+1,20%), tutti i listini sono stati sostenuti nel pomeriggio anche dai risultati di Wall Street. E in particolare dai dati del quarto trimestre 2016 presentati da colossi del credito come Bank of America e Jp Morgan, con utili migliori delle attese.

È stata però Piazza Affari ha realizzare i maggiori guadagni (+1,87%).

Sotto i riflettori europei, il comparto bancario ma anche quello automobilistico, dopo che le autorità francesi che hanno messo sotto indagine Renault per la questione delle emissioni inquinanti. Il titolo della casa è caduto a Parigi del 2,89%.

A Milano è stata premiata Ubi Banca (+9,59%), dopo i dettagli e le prospettive dell'acquisizione delle tre good bank (Etruria, Marche e Chieti). L'utile netto di Ubi dovrebbe salire a 1,2 miliardi di euro al 2020, rispetto ai 0,9 miliardi inizialmente previsti.

Tra i bancari, brillano inoltre Bper (+5,99%), Banco Bpm (+5,06%), Mediobanca (+4,02%) e Unicredit (+3,49%), la cui assemblea dei soci ieri ha approvato il maxi-aumento di capitale da 13 miliardi.

Quanto a Bpm, il nuovo istituto (nato a inizio anno dal "matrimonio" tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare) mette fine a quattro sedute consecutive in ribasso. Gli acquisti sono avvenuti anche in virtù della promozione da parte di Citigroup, che ha alzato il giudizio da "neutral" a "buy" sulla base della valutazione depressa e dell'appeal del piano di ristrutturazione.

Tra gli industriali rimbalza il titolo Fca, che guadagna il 4,61% dopo il tonfo di ieri, quando aveva lasciato sul terreno oltre il 16%. Secondo gli analisti, il caso "dieselgate" che coinvolge Fiat Chrysler negli Usa è diverso da quello di Volkswagen e di minor entità, pur se restano diverse incertezze. Il guizzo del titolo a Piazza Affari traina comunque l’azionista Exor (+6,72%); bene anche le azioni Ferrari (+2,72%).

Per quel che riguarda i titoli di Stato, chiude a 155,8 punti base lo spread tra Btp e Bund tedesco (mentre quello spagnolo staziona a 109,2 punti). Il rendimento del decennale italiano è all'1,91% sul mercato secondario.
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