Le Borse europee hanno concluso la seduta in generalizzato rialzo, spinte dalle parole di Mario Draghi che hanno dato ossigeno ai mercati azionari del Vecchio Continente.

La Bce ha infatti lasciato invariati i tassi di interesse (ai minimi storici) e confermato lo stimolo monetario in atto. Allo stesso tempo, ha rivisto a rialzo le stime sul Pil (+1,8% e +1,7%) e sull'inflazione dell’Eurozona (1,7% e 1,6%) nel biennio 2017-2018.

I principali listini continentali – con l'eccezione di Londra (-0,27%) – sono risultati dunque positivi, pur se con guadagni non troppo evidenti: Francoforte con +0,09%, Parigi +0,42% e Milano +0,46%.

A Piazza Affari sono saliti soprattutto gli istituti di credito, in testa Bper (3,33%), Ubi Banca (+3,19%), Intesa Sanpaolo (+2,49%). Molto bene anche Poste Italiane (+3,19%).

Fuori dal settore bancario, in progresso anche Snam (+2,37%), che martedì ha presentato il nuovo piano strategico. E Telecom Italia (+1,43%), anche se permangono i timori degli investitori circa il prossimo ingresso della francese Iliad nel mercato della telefonia mobile.

Sul fronte dei ribassi, si segnala invece Stmicroelectronics (-2,7%), che secondo alcune indiscrezioni potrebbe non essere in grado di produrre entro la scadenza fissata a settembre i sistemi di telecamere 3D per il nuovo iPhone 8.

Mentre il calo del greggio (sotto i 50 dollari al barile) ha portato giù i titoli petroliferi, come Tenaris (-3,16%), Saipem (-2,67%) ed Eni (-0,67%).

Quanto ai titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund termina a 188 punti base, con il decennale italiano al 2,31% sul mercato secondario.
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