Distributori chiusi in Sardegna da domani 21 agosto, sino a venerdì 23, per protestare contro lo strapotere delle compagnie petrolifere.

Le agitazioni sono promosse dall'Angac, il neo sindacato che raggruppa anche in Sardegna i gestori autonomi di carburanti.

Insieme ai loro familiari ed ai dipendenti indosseranno una maglietta rossa con su scritto: "schiavi del caporalato dei petrolieri".

L'appuntamento è fissato a Cagliari alle 10 in via Roma, davanti alla Rinascente. Il corteo sfilerà sino al Consiglio regionale dove è previsto un sit-in. Nelle scorse settimane, annunciando lo sciopero il presidente regionale dell'Angac aveva ribadito i punti fondamentali delle richieste fatte al Governo nazionale e a quello regionale, sollecitando un tavolo di confronto.

Giovanni Zidda, che guida in Sardegna i gestori autonomi delle stazioni di servizio, aveva ricordato l'insostenibilitàdella gestione dei propri impianti ed aveva chiesto l'apertura immediata di singoli tavoli per ogni società petrolifera, con l'obiettivo di poter raggiungere condizioni di lavoro accettabili.

Situazione legata ai ridotti margini di guadagno, dai 2 ai 3 centesimi a litro venduto, alla mole di lavoro e agli adempimenti complessi a cui sono soggetti.
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