La pandemia ha bloccato anche il settore delle aste immobiliari. Nell'Isola sono oltre 3.800 quelle che, per lockdown e nuove esigenze sanitarie, sono state rinviate a data da destinarsi. I dati arrivano dal Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions.

Tra i tanti numeri emerge quello sul comparto residenziale. Si è abbassata infatti di oltre il 50% la pubblicazione di immobili residenziali che, nell'anno precedente a questo studio, seppur in scala percentuale, occupava oltre il 70% delle pubblicazioni; l'anno è stato contraddistinto dai decreti "anti-pignoramento" che hanno sortito importanti risultati sul tema esecuzioni immobiliari dei beni residenziali. Provvedimenti che hanno impedito l'attivazione di nuovi avvii atti, rinviando quindi sino a dopo lo stato di crisi pandemica tutte quelle attività legate al creditore procedente e quindi messo in stand by: nuovi pignoramenti e nuove udienze per l'effettiva messa in asta dei beni immobili.

"Il Centro studi ha ritenuto di mantenere il dato congelato e non renderlo statistico e di considerare il 2020 come un time out imposto; è infatti da considerare "non comparabile" l'andamento giudiziale e numerico dell'anno che ha visto troppe regole del gioco, già molto articolate, essere infrante in 140 modi diversi durante i diversi periodi dell'anno.

È altresì imprudente parlare di una "perdita di valore economico" perché l'azione di sospensione straordinaria delle esecuzioni ha pressoché congelato il valore degli asset posti in asta; infatti le pubblicazioni riprenderanno tutte dal precedente valore sospeso ottenendo sicuramente una perdita, ma di tempo".
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