Non arretra di un passo il gruppo Aias, che non replica alle richieste dei sindacati ma, con una lettera inviata oggi a Francesco Pigliaru, chiede invece al governatore di "intervenire per istituire un tavolo tecnico che possa verificare la posizione dell'associazione, creditrice di ingenti somme nei confronti di Regione, Ats e Comuni. Un tavolo indispensabile affinchè Aias possa pianificare il pagamento degli stipendi arretrati ai propri dipendenti", come recita la nota firmata dal presidente del gruppo Anna Paola Randazzo.

Una posizione dunque che rimane inalterata, nonostante l'assessore Luigi Arru abbia più volte ribadito che l'azienda non ha da tempo crediti vantabili nei confronti del sistema sanitario regionale.

Intanto dopo le richieste alle istituzioni di revoca, per grave inadempienza, delle convenzioni in essere tra Ats e Aias, Cgil, Cisl e Uil Fp del Sulcis iglesiente rincarano la dose con una nuova nota in cui non lesinano (per la prima volta) riferimenti alla delicata vicenda processuale dell'azienda per i noti fatti della struttura di Decimomannu.

"Nella sua storia mai la credibilità dei vertici Aias era scesa così in basso e di certo non sarà con licenziamenti e cumuli di stipendi arretrati che questi riguadagneranno un'immagine. È ora di mettere la parola fine a questo psicodramma" scrivono i segretari Giovanni Zedde (Fp Cgil), Claudio Nuscis (Cisl Fp) ed Efisio Aresti (Uil Fpl).

Simone Farris

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