Sembrava ormai dover sfociare nello sciopero il malcontento dei lavoratori Aias e dei sindacati della Funzione Pubblica per l'assenza di risposte riguardo agli 11 stipendi arretrati.

Una mossa a sorpresa della Regione pare invece sparigliare nuovamente le carte: la stessa, tramite l'Ats, si è presa 72 ore di tempo per studiare un percorso normativo che le consenta di sostituirsi come pagatore all'Aias e saldare gli stipendi correnti ai dipendenti ad iniziare dalla mensilità di luglio 2019.

Per il cumulo di arretrati occorrerà invece attendere la conclusione dei lavori del tavolo tecnico istituito dall'assessorato alla sanità e della commissione regionale di accertamento sull'insolvenza dell'Aias.

La novità si è registrata nella tarda serata di ieri dopo un veloce giro di messaggi tra le segreterie di Cgil, Cisl, Uil Fp ed i capigruppo in Consiglio Regionale sfociato in un incontro al quale hanno preso parte anche il presidente Solinas, l'assessore alla Sanità Nieddu e il presidente del Consiglio Regionale Pais. Proprio da Pais l'idea che la Regione si sostituisca ad Aias per pagare gli stipendi correnti. Sono giunti anche degli applausi per l'assessore Nieddu che ha voluto incontrare i dipendenti del presidio al termine della riunione, ratificando quanto già annunciato dai sindacati della Funzione Pubblica (sempre presente anche l'Unione Sindacale di Base). I quali plaudono "al passo in avanti" ma si dicono "in attesa di avere garanzie precise per i lavoratori". Intanto però il presidio al Consiglio Regionale è stato sospeso.
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