L'anno si apre con un rincaro per la bolletta dell'acqua dei sardi.

La tariffa d'ambito per il servizio idrico integrato cresce del 3,5 per cento ed è calibrato sul tasso di inflazione.

È un nuovo aumento che rende le bollette più pesanti di circa il 10% rispetto a tre anni fa.

"Questo, è il ritocco automatico, l'adeguamento dovuto ogni anno dal 2016, che scatta da gennaio", sottolinea Nicola Sanna, presidente di Egas (Ente di governo d'ambito).

"Poi, abbiamo chiesto un ulteriore aumento, dell'1,5%, che entrerà in vigore non appena ci sarà il via libera dell'Authority, che avrà tempo fino ad aprile per esprimersi. A quel punto bisognerà fare il conguaglio, e l'aumento complessivo sarà del 5%, ci siamo voluti contenere, nonostante Abbanoa chiedesse di più".

Intanto la tariffa d'ambito media è passata da 2,132 euro del 2016 a 2,206 euro di gennaio 2017 sino ai 2 euro e 293 centesimi di oggi.

Una famiglia di quattro persone, in media, consuma 200 metri cubi di acqua all'anno.

La tariffa per uso residenziale da 141 metri cubi, fino a 200 metri cubi è ora di 1,821 euro: era 1,752 nel 2017 e 1,694 euro nel 2016.

Dall'Autorità d'ambito fanno sapere che "si tratta di una tariffa media che consente di coprire i costi del gestore come prevede la normativa ed è sufficiente per fare alcuni investimenti sulle reti e sulle strutture", spiega ancora Sanna.

Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde attacca: "L'anno nuovo regala ai sardi l'ennesimo aumento del costo dell'acqua. Ma continuano nei loro confronti le pratiche vessatorie di Abbanoa. Sono aumenti considerevoli, superiori a quelli del 2017, e tutto questo andrà a incidere negativamente sull'economia delle famiglie e delle imprese. Per questo ne stiamo valutando la legittimità".
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