"Vogliamo una linea ferroviaria per restare in questo territorio, perché la felicità dei luoghi passa anche dalla possibilità di essere collegati con il resto dell'Isola".

Lo ha dichiarato il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Sardegna, Roberto Cesaraccio, che in una lettera destinata alle istituzioni ha parlato della situazione di Nuoro, unico capoluogo di provincia in Italia a non avere una moderna ferrovia.

"Lo sviluppo di un territorio oggi può passare solo dalla sua capacità di essere attrattivo e quindi prima di tutto dalla sua connessione con gli aeroporti e i porti - ha spiegato -. Chi arriva nell'Isola poi deve avere una ferrovia per il collegamento interno che arrivi anche al centro Sardegna, dove lo spopolamento è una condizione che si vive tutti i giorni. Si decide di andare via da questi posti anche perché non dispongono dei servizi essenziali, come la mobilità appunto".

Nel Nuorese i collegamenti con il resto del mondo sono ancora molto difficoltosi: "Oltre alla ferrovia, sono urgenti altre infrastrutture, come le autostrade digitali, la copertura del segnale telefonico e la disponibilità di energia a costi calmierati. Per Nuoro e per il Nuorese questa connessione è fondamentale, non ci si può sentire ogni giorno cittadini abbandonati e di serie B. I cittadini e le imprese di questa area geografica, pretendendo condizioni paritarie rispetto a chi vive in altre Regioni, come, appunto, la possibilità di spostarsi con un treno degno di una terra che sogna un futuro da protagonista al centro del Mediterraneo e che ha bisogno di confrontarsi con le grandi Regioni europee che vi si affacciano", ha concluso Cesaraccio. 

(Unioneonline/F)

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