Zerocalcare - fumettista italiano di straordinario successo e più recentemente autore delle serie animate Netflix “Strappare lungo i bordi” e “Questo mondo non mi renderà cattivo” - ha scelto di declinare l’invito come ospite all’edizione 2023 del “Lucca Comics and Games”, storica fiera dedicata ai fumetti e all’intrattenimento elettronico che si tiene ai primi di novembre.

Tale decisione dipenderebbe dal patrocinio dell’Ambasciata di Israele che ha offerto il suo contributo all’organizzazione dell’evento. 

L’autore romano ha così spiegato le proprie motivazioni, attraverso un messaggio pubblicato sul profilo Facebook: «Purtroppo il patrocinio dell'ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema. In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un'invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev'essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco – il minimo davvero - che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire».

«Non è una gara di radicalità – prosegue Zerocalcare - e da parte mia non c'è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese».

A queste dichiarazioni sono immediatamente seguite le repliche degli organizzatori: «Lucca Comics & Games è da sempre un luogo sicuro per le differenze. Fin dall'inizio stiamo seguendo il dibattito in atto sul patrocinio ricevuto in primavera dall'Ufficio Culturale dell'Ambasciata Israeliana in Italia. Questo patrocinio - non oneroso - è stato ricevuto, come molti dei patrocini che in questi anni hanno affiancato il festival, per riconoscere il valore del nostro programma culturale. Rispettiamo le scelte personali, rispettiamo le opinioni di tutti e da sempre abbiamo l'ambizione di essere il luogo dove è possibile stare insieme nelle differenze. Crediamo nelle persone e nella capacità di dimostrare che la cittadinanza attiva della comunità di Lucca Comics & Games può essere migliore di quello che le sta attorno. Ci adoperiamo sempre per garantire questa libertà, per dare spazio al dialogo su tanti temi diversi tra cui anche quelli legati a questa cogente drammatica e lacerante attualità, come già previsto nel nostro programma, un programma che non intende voltare le spalle all'enorme questione umanitaria in corso».

Da questo scambio di posizioni è scoppiata in breve tempo la polemica su internet, con il web diviso fra chi sostiene l’autore nel merito del suoi principi e chi lo accusa di «opportunismo» e di «facile pubblicità».

Dal canto proprio, Zerocalcare non ha prontamente risposto ai suoi detrattori, con messaggi su “X”, che testimoniano la sua più «ferma opposizione al jihadismo e qualsiasi altra forma di fondamentalismo». 

Zerocalcare non è stato l’unico a scegliere di dare forfait. Oltre a lui, il cantautore “Giancane”, la band “Gli ultimi”, la tiktoker “La biblioteca di Daphne” e “FumettiBrutti”, ma soprattutto quella di Amnesty Italia.

Fra chi invece ha confermato l’adesione c’è il fumettista Giacomo Bevilacqua, prendendo però posizione al fianco di Zerocalcare e affermando ritenere che l’eventuale rimozione del patrocinio di Israele all’evento debba essere considerata una «mancanza di rispetto».

Giovanni G. Scanu

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