Un vero manifesto di identità. Il Coro Voches ’e Ammentos di Galtellì, diretto dal maestro Pietro Marrone, celebra i suoi 25 anni di attività presentando domani (appuntamento alle 19.30 nella sala conferenze dell’anfiteatro comunale), Nois Semus Sardos, il nuovo cd che intreccia poesia, musica e identità, restituendo in forma corale l’anima più autentica della Sardegna.

Lungo il percorso di ricerca e dedizione «in cui il canto diventa strumento di memoria, appartenenza e comunità. Non è soltanto una registrazione musicale – sottolineano i coristi – ma il segno di un cammino collettivo che crede nella forza del canto come radice e orizzonte».

Il maestro Marrone e diversi compositori hanno dato anima e armonie ad antichi sonetti di autori anonimi e alle poesie di Grazia Deledda, Antioco Casula Montanaru, Giovanni Secci e Bernardo Zizi, monumenti sacri della tradizione musicale e poetica della Sardegna. «I canti – sottolinea il presidente del coro, Giovanni Vacca – si intrecciano con le metriche poetiche e si fanno voce collettiva, fondendo la forza della scrittura con l’anima dell’oralità popolare».

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