Villasor si apre ai turisti per una festa all’insegna del suo alimento principe, il carciofo.

Una festa che quest’anno è tornata alla normalità dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia e che si è tenuta lo scorso weekend, tra il 25 e il 27 novembre.

Villasor è nota per i suoi prelibati carciofi spinosi, con un capolino conico allungato verde e sfumature di colore violetto. Intenso e quasi floreale il profumo, mentre il gusto è una giusta sintesi tra l’amarognolo e il dolciastro.

Cuore della sagra è il centro storico del paese. Ma la festa del carciofo, ovviamente, non è dedicata al solo cibo e alle degustazioni.

La manifestazione è anche uno strumento per la promozione turistica del paese. Vengono aperte ai visitatori le costruzioni campidanesi in terra cruda, che ospitano mostre e laboratori del gusto.

Il programma, vastissimo, vuole far conoscere le eccellenze del territorio: dalle produzioni agroalimentari all’artigianato, dagli antichi mestieri del mondo agricolo al patrimonio architettonico del paese (si pensi al castello Siviller), passando per le tradizioni di Villasor.

Previste anche passeggiate nei carciofeti, la sfilata delle maschere tradizionali, laboratori per bambini e musica live.

(Unioneonline/L)

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