Una storia lunga sette milioni di anni
L’evoluzione umana a fumettiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Fino agli anni Settanta del Novecento si pensava che la storia umana fosse iniziata circa due milioni di anni fa, cioè nel periodo a cui risalivano i fossili dei nostri antenati ritrovati fino ad allora. Nel 1974, esattamente cinquant’anni fa, una scoperta ha rivoluzionato le conoscenze sulle nostre origini: nella Rift Valley, in Africa, furono rinvenute più di cinquanta ossa dello scheletro di un Australopiteco (uno dei nostri più antichi antenati) di sesso femminile cui fu dato il nome di Lucy, in onore della canzone Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles, trasmessa alla radio durante la campagna di scavi. Si trattò di un ritrovamento fondamentale, sia per la quantità di reperti, sia per la loro età: risalivano a più di tre milioni di anni fa, quindi a un’epoca di molto precedente a quella fino ad allora ipotizzata per la comparsa degli ominidi. Lucy divenne ben presto una star dell’antropologia, ma soprattutto aprì la strada a nuovi studi nostri progenitori…che sono davvero tanti!
La storia dell’evoluzione umana si arricchisce, infatti, ogni anno di nuovi protagonisti. È una storia affascinante, troppo spesso relegati a saggi specialistici e a manuali di scuola. Susan Schädlich e Michael Stang, coadiuvati ai disegni da Bea Davies, hanno scelto di raccontarcela a fumetti nel volume Umani! L’evoluzione spiegata bene (Sonda, 2024, pp. 80).
Nel libro, pensato per lettori e lettrici Under 18, ma godibile a tutte l’età, Tali vuole organizzare per il compleanno della nonna una festa con tutti i parenti, anche quelli più antichi e misteriosi: antenati e uomini primitivi compresi!
Armato di un medaglione digitale, Tali intraprende un incredibile viaggio nel tempo, dove potrà comunicare con le prime scimmie antropomorfe, invitare alla festa le scimmie del Sahel, gli Australopitechi come Lucy, e persino gli uomini di Neanderthal in competizione con i primi Homo sapiens. In questo emozionante fumetto Tali scoprirà come si è svolta l’evoluzione, vivendo un’avventura che attraversa milioni di anni, che ha seguito molte vie e che non si è ancora fermata!
Il processo di ominazione, infatti, probabilmente non ha seguito un percorso lineare di derivazione diretta di una specie di ominide dall’altra fino ad arrivare a noi moderni. In base agli studi più recenti sappiamo che quasi sicuramente diverse specie di ominidi sono convissute contemporaneamente e il processo di ominazione va quindi pensato non come una catena di anelli l’uno di seguito all’altro, ma piuttosto come un cespuglio con molti rami. Ciascuno di questi rami rappresenta le varie specie di ominidi comparse sulla terra: esse sono nate, si sono sviluppate e hanno convissuto per lungo tempo con altre specie affini. Solo all’incirca 200.000 anni fa, sempre in Africa, fece la sua comparsa Homo sapiens («che sa, sapiente»), l’ominide che considerato il più diretto antenato dell’essere umano moderno. I ritrovamenti fossili testimoniano che Homo sapiens fu il solo a colonizzare tutte le terre emerse: dall’Africa, infatti, si diffuse in Europa e in Asia, da dove raggiunse a nord il continente americano e a sud l’Australia. Circa 35.000 anni fa Homo sapiens rimase l’unico ominide esistente sul pianeta e proseguì la sua evoluzione gradualmente sviluppando le peculiarità della specie umana attuale. Tutti gli esseri umani che oggi popolano la Terra, infatti, discendono da questo remoto antenato, anche se hanno caratteristiche fisiche molto differenti tra loro.
Viene da chiedersi come sarebbe un mondo abitato da specie umane diverse come avvenuto in passato.
Umani! ci offre qualche risposta, ma nello stesso tempo alimenta sempre nuove curiosità sul nostro passato più remoto.