Nel segno della contaminazione tra generi, l'undicesima edizione Premio Mario Cervo celebra le produzioni discografiche dell’Isola e ricorda i cinquanta anni del disco storico “ Su lamentu de su pastore” (1975)del Coro di Orgosolo Gruppo Rubanu,  pubblicato dalla casa discografica Aedo. Grazie alla magistrale esecuzione del Tenore Murales di Orgosolo e all’intenso omaggio che i cantori hanno tributato a Giuseppe Rubanu, recitando una poesia in suo onore, il Premio ha vissuto un momento di forte emozione. Rubanu ha voluto condividere il riconoscimento con i componenti dello storico Gruppo, Sebastiano Pira, Antonio Buffa, Egidio Muscau e Michele Vedele.

Come ricordato da Rubanu,  il gruppo che introdusse i testi politici nel canto a tenore, dopo la Rivolta di Pratobello  incrementò impegno politico e  temi sociali che si fecero sempre più presenti grazie all’ incontro con i cileni Inti Illimani, incontro favorito dal giornalista Aldo Brigaglia. Nella sua formula consolidata l’undicesima edizione della manifestazione ha portato al Parco dedicato a Mario Cervo, quelli che la giuria, guidata da Rita Nurra, ha selezionato come migliori dischi usciti l’anno scorso. Progetti emergenti e gradite conferme, il panorama isolano non smette di stupire spaziando tra pop, rock in limba, jazz e classica, linee guida la sperimentazione e i viaggi alla ricerca di nuove sonorità. Sophia Murgia, in arte SoloSophia, il violoncellista Gianluca Pischedda, la band ittirese dei Niera, il violinista Simone Soro,  i Syncopated City (che hanno presentato due nuove tracce del loro album in uscita), tutti gli artisti sono stati premiati con l’opera firmata dal maestro Venceslao Mascia e dalla cantante Cristina Ravot.

«Una location ideale per il Premio – ha detto l’assessora alla cultura Sabrina Serra, ringraziando la famiglia Cervo per la passione con cui porta avanti gli eventi e l’Archivio- che continueremo a sostenere». La conduzione è stata affidata a Matteo Pianezzi, la direzione artistica è di Velia Cervo.

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