Marco è affetto da sindrome di Down, una malattia che da molti è vissuta come un grave impedimento, un ostacolo a realizzare i propri sogni. Ma così non è per lui, che ha perso la mamma quando era poco più che un bambino, e che da anni lotta contro il bullismo, da quando è stato picchiato e minacciato dai suoi compagni di scuola.

La storia del 22enne Marco Baruffaldi è fatta di grandi sofferenze, ma anche di profonda determinazione, che ha animato il libro pubblicato lo scorso anno con l'emblematico titolo "Siamo diversi tra noi. Stop al bullismo".

E per lui, nel weekend, anche gli applausi e l'entusiasmo del pubblico di "Tu si que vales", dove il suo rap contro il bullismo - in una speciale dedica proprio all'adorata mamma - ha commosso i giudici e la conduttrice Maria De Filippi, che non ha potuto trattenere le lacrime.

"A scuola sono stato maltrattato brutalmente", spiega Marco nel suo rap. "Un ragazzino mi picchiava continuamente, mi minacciava. E ho subito di peggio da un insegnante di sostegno: mi prendeva a sberle, mi pestava i piedi, mi insultava. Mi seguiva con l’auto per minacciarmi, perché non voleva che lo dicessi ai miei genitori. E io non ho mai detto niente".

Il libro di Marco Baruffaldi, pubblicato a dicembre 2017 da Sigem, è subito diventato un "caso", per i profondi contenuti che vuole trasmettere e per l'impegno del giovane a diffonderli con numerosi incontri nelle scuole e con filmati via Facebook.

Ora la consacrazione in tv, con una promessa strappata a Maria De Filippi e relativa alla possibilità di potersi presto esibire accanto al rapper J-Ax: "Lui è molto sensibile a questi temi - ha spiegato la conduttrice - e se glielo chiedo, accetterà di cantare con te un pezzo di questa canzone".

(Unioneonline/v.l.)
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