Crescere un figlio parlando due lingue che rischiavano di scomparire: basco e gallurese. È questo gesto di coraggio culturale e affetto per le radici che ha valso alla famiglia Azzena Santiago il Premio Ondras 2025, riconoscimento europeo dedicato agli attivisti delle lingue minoritarie. La cerimonia si terrà venerdì 5 dicembre alle 18 alla Manifattura Tabacchi di Cagliari.

La famiglia, residente a Iruñea – la storica Pamplona – è composta da Riccardo Azzena, 35 anni, sardo trapiantato in Navarra, sua moglie Ainara Santiago Langarika, 34 anni, basca di origine, e il piccolo Aratz di un anno. Nonostante vivano in un contesto dominato da spagnolo e italiano, hanno deciso di far crescere il loro bambino in gallurese e basco, con la prospettiva di aggiungere in seguito anche le lingue maggioritarie.

«La famiglia Azzena Santiago incarna i valori del pluralismo linguistico e della diversità europea», spiega la giuria del Premio Ondras, composta da Mauro Carta, Giuseppe Corongiu, Maria Antonietta Piga e Nicolò Migheli. «Il loro esempio vale più di qualsiasi proclama politico: dimostra che le lingue minoritarie si preservano nella vita quotidiana, con gesti concreti e quotidiani».

Ainara, laureata in Belle Arti e attiva nella promozione dell’euskara, e Riccardo, laureato in Mediazione linguistica e culturale e oggi System Administrator, hanno trasformato la loro famiglia in un laboratorio di pluralismo linguistico, un piccolo ma potente messaggio di resistenza culturale. «Vogliamo che nostro figlio conosca le sue radici e comprenda il valore della diversità», affermano.

Il Premio Ondras, ideato dal Crei Acli in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e la Regione Sardegna, non celebra solo persone o iniziative, ma testimonianze che mantengono vive lingue e culture spesso invisibili alle istituzioni. La serata vedrà interventi di personalità del mondo della politica e della cultura, e la parte musicale sarà affidata al musicista Matteo Leone.

Ondras, che in sardo significa “riconoscimento, onore”, continua così la sua missione: dare voce a chi con passione mantiene vive le lingue minori e tessere legami tra Sardegna ed Europa. 

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