Sei giorni di rassegna sull'arte del cortometraggio, tra ospiti internazionali, produzioni locali e il racconto del presente: da mercoledì 3 a lunedì 8 Sant'Antioco sarà la cornice di "Passaggi d'Autore – Intrecci mediterranei", il Festival del cortometraggio mediterraneo oggi alla ventunesima edizione, organizzato dal Circolo del cinema "Immagini" con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanovic. Le proiezioni, già apprezzate ai più prestigiosi festival e alcune in anteprima, si concentreranno nell'Aula consiliare del Comune di piazza Efisio Piria, divise in otto sezioni tematiche a cui si aggiungeranno anche masterclass, incontri e attività per le scuole.

L'inaugurazione di mercoledì

Dopo i saluti inaugurali alle 17, darà il via alle danze "Intrecci mediterranei", la sezione centrale della manifestazione dedicata alle produzioni provenienti dai Paesi sulle sponde del Mediterraneo. Quella di mercoledì sarà solo la prima di tre proiezioni pomeridiane, a cui seguiranno quelle di venerdì 5 e domenica 7 – più un appuntamento mattutino, sabato 6 – per un totale di ventidue cortometraggi. Storie di identità, diritti, lotte e anche normalità, famiglia e introspezione, che nella serata di domani saranno raccontate tramite sette opere: "Domenica sera" di Matteo Tortone e David di Donatello 2025 al miglior corto, "De sucre" della spagnola Clàudia Cedó, "A passing day" della siriana Rasha Shahin, "Bratiska" di Gregorio Mattiocco, l'animato "Les bottles de la nuit" del francese Pierre-Luc Granjon, "Border" di Roni Bahat e "Mua besoj më shpëtoj portreti" del kosovaro Alban Muja. Dei citati, sarà presente Mattiocco, mentre interverranno da remoto Granjon e Cedó.

"Intrecci mediterranei" non è solo esposizione, ma da tre edizioni anche spazio competitivo: infatti, una giuria di studenti universitari seguirà il laboratorio "Critica il corto" parallelamente alla rassegna, e guidati dal regista e critico Francesco Crispino visioneranno e valuteranno i lavori in gara, per conferire lunedì 8 il Premio Giuria Giovani.

La prima giornata terminerà alle 21:30 con lo spazio dedicato al Sarajevo Film Festival, che dal 1995 è tra i principali festival cinematografici dei Balcani e fin dal 2018 collabora con Passaggi d'Autore. Quest'anno la realtà bosniaca porterà in dote quattro titoli selezionati da Asja Krsmanovic (collegata da remoto): "Tarik" del serbo Adem Tutić, "Sve zbog jednog bika" di Emir Solaković, "Winter in march" dell'armena Natalia Myrzoyan e "Rahlo" del croato Jozo Schmuch. 

La giornata di giovedì 

Giovedì 4 si partirà dalla mattina con "Cortoambiente", una sezione dedicata all'educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni sulle tematiche ambientali. In collaborazione con il Festival cinema e ambiente Avezzano, alle 10 sarà proiettato in esclusiva per gli studenti delle superiori di Sant'Antioco il corto "Until the end of the world" firmato da Francesco De Augustinis in un'indagine sulle irregolarità degli allevamenti ittici intensivi. Ad approfondire il tema sarà in collegamento lo stesso regista, che discuterà del tema con Franco Sardi (coordinatore regionale del Touring Club Italiano) sotto la moderazione di Paolo Santamaria del Festival avezzanese.

Dalle 17:30 avrà invece luogo l'annuale focus sulla cinematografia di una nazione mediterranea, onore che quest'anno spetta al Libano: terra oggi attraversata da gravi crisi e illegittimamente invasa, ma che ancora resiste culturalmente, anche grazie al cinema. Suo ambasciatore per la serata sarà il produttore, direttore artistico e docente universitario Nicolas Khabbaz, che porterà con sé alcuni dei principali cortometraggi prodotti in Libano negli ultimi due anni: "Ship of Fools" di Alia Haju, "Crow man" di Yohann Abdelnour, "Ebb & Flow" di Nay Tabbara, "All this Death" di Fady Syriani, "FIZR" di Rani Nasr e "What if the bomb fell here tonight?" di Samyr Siriani, quest'ultimo presente da remoto.

Alle 21:30 il focus libanese volgerà al termine con il lungometraggio "A Sad and Beautiful World", debutto del regista Cyril Aris –anch'egli in collegamento video – e racconto delle divisioni interne al paese, nella storia d'amore di Nino e Yasmina, già insignito del Premio del Pubblico alla Mostra del cinema di Venezia 2025. 

Il programma di venerdì

Con la mattinata di venerdì 5 si aprirà "Intrinas", che è lo spazio dedicato al cortometraggio di produzione isolana. Anche qui in vista una competizione, con gli studenti superiori che formeranno una Giuria Giovani, coordinata dal critico Enrico Azzano, e con la quale andranno a premiare il miglior corto nel pomeriggio di sabato 6. Alle 10 avrà luogo la proiezione riservata ai giovanissimi, mentre alle 21:30 anche il resto del pubblico potrà assistere alle proiezioni: i titoli in gara sono "Io non dimentico" di Antonello Pisano Murgia, "Su cane est su miu" di Salvatore Mereu, "Oplà" di Giulia Camba, "Infanzia e gioventù di Gramsci" di Paolo Zucca, Alessandra Atzori e Milena Tipaldo, "L'ultimo ingrediente" di Lorenzo Cioglia, "Caro fratello" di Simone Paderi, "Vida e morti de unu maragotti" di Stefano Cau e "It doesn't exist" di Joe Juanne Piras. Ad eccezione di Pisano Murgia, Zucca e Tipaldo, saranno presenti alla proiezione tutti i registi menzionati.

Alle 16:30 invece sarà il momento di "Cinema e Territorio", nella proiezione del documentario "Furriadroxus" prodotto vent'anni fa da Michele Mossa e Michele Trentini. Con la presenza di Mossa, sarà ripercorsa la quotidianità degli ultimi abitatori dei furriadroxus, gli insediamenti rurali nella zona del Malfatano al centro della storia vera di Ovidio Marras, di recente sui grandi schermi con "La vita va così" di Riccardo Milani. 

Alle 18 avverrà poi la seconda tranche di "Intrecci mediterranei", con una scaletta di cinque corti: "Sous les ruines", del francese Nadhir Bouslama, "Marcello" di Maurizio Lombardi, "The Wedding Of The Pir's" del turco Yalçın Çiftçi, la produzione tra Palestina e Scozia "The Flowers Stand Silently, Witnessing" di Theo Panagopoulos e "Lo sguardo basso delle bambine" di Astrid Ardenti che sarà presente in sala, mentre interverranno da remoto Çiftçi, Panagopoulos e Lombardi.

Gli appuntamenti di sabato

Sabato 6 vedrà il penultimo girone di "Intrecci mediterranei" alle 11, con i lavori "L'mina" della marocchina Randa Maroufi, "Kushta Mayn - La mia Costantinopoli" di Nicolò Folin, "Arguments in favor of love" del portoghese Gabriel Abrantes e "Common pear" dello sloveno Gregor Božić, presente in collegamento video

È invece per le 16 la premiazione della Giuria Giovani formata dagli studenti superiori e supportata da Azzano, che annuncerà il corto vincente per la sezione "Intrinas". Mezz'ora dopo toccherà invece alla masterclass officiata da Iosonouncane (alias di Jacopo Incani), acclamato musicista e autore delle colonne sonore per "I diari di mio padre", "Berlinguer. La grande ambizione" e "Lirica Ucraina", documentario di Francesca Mannocchi (presente in sala) in proiezione la sera stessa alle 21:30, vincitore del premio Cecilia Mangini ai David di Donatello. La masterclass, prenotabile fino a domani, vedrà in vesti di docente anche il compositore Emanuele Contis

Dalle 18:30 prenderà poi avvio l'approfondimento sul videoclip musicale, con protagonista lo sceneggiatore, fotografo e regista Ambrogio Lo Giudice, noto per le collaborazioni con artisti del calibro di Dalla, Vasco, Litfiba e Jovanotti, in un dialogo con il teorico dei media e studioso di sperimentazione audiovisiva Bruno Di Marino.

La giornata di domenica

Domenica 7 comincerà con l'escursione "Sul cammino di Sant'Antioco Martire", passeggiata guidata di circa due ore da Maladroxia sino alla Torre Canai, visitabile per l'occasione, conclusa dal pranzo-degustazione. Con l'organizzazione di Touring Club Sardegna e Amici del cammino di Santu Jacu, si può partecipare con prenotazione fino a mercoledì 3. 

Tutti pomeridiani gli altri appuntamenti, che avranno inizio alle 16:30 con "The Trials", documentario a firma della registra e direttrice della fotografia sarda Marta Massa, presente in sala. Una produzione tra Italia, Ungheria, Belgio e Portogallo, nel racconto della persecuzione giudiziaria subita dall'attivista non-binaria Maja T., detenuta in isolamento nel carcere di Budapest e sotto processo con la contestata accusa di aver aggredito dei militanti neo-nazisti, in una vicenda simile a quella vissuta dall'eurodeputata Ilaria Salis. 

Alle 18 ancora l'ultima serie di corti di "Intrecci mediterranei": in programma l'opera tra Palestina, Grecia e Francia "I'm glad you're dead now" di Tawfeek Barhom, "Noi" del greco-albanese Neritan Zinxhiria, "Furia" degli spagnoli Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat, il lavoro fra Egitto, Germania e Francia "My brother, my brother" di Abdelrahman e Saad Dnewar, la produzione tra Palestina, Giordania, Regno Unito e Francia "Coyotes" di Said Zagha, e "Un cane miagola, un gatto abbaia" di Alessandro Prato, presente alla proiezione, mentre Zinxhiria sarà in collegamento video.

Un altro partneraggio internazionale per la serata di domenica, con il Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, secondo festival del cinema in Francia (dopo Cannes) e più grande rassegna internazionale sul cortometraggio. Sei i titoli selezionati dal co-fondatore Roger Gonin, che presenterà uno per uno "A bear remembers" di Zhang & Knight, "Beurk!" di Loïc Espuche, "Généalogie de la violence" di Mohamed Bourouissa, "Mort d'un acteur" di Ambroise Rateau, "Ni Dieu ni pére" di Paul Kermarec e "Unspoken" dell'australiano Damian Walshe-Howling.

La chiusura di lunedì

Lunedì 8 aprirà una produzione a chilometro zero, con "Il mio ultimo esorcismo" dei filmmaker antiochesi Pierpaolo Fai e Davide Eustacchi alle 11:30, parodia localizzata e sovversiva di horror e possessioni demoniache. 

Per le 16:30 invece, avrà luogo la premiazione del miglior cortometraggio di "Intrecci mediterranei" da parte della Giuria Giovani composta dagli studenti universitari partecipanti al laboratorio curato da Crispino. 

Alle 18 la chiusura ufficiale della rassegna con "Nino", opera prima della regista francese Pauline Loquès (presente in remoto): protagonista Théodore Pellerin, nel ruolo di un giovane che al suo ventinovesimo compleanno riceve una diagnosi di cancro alla gola. Un lungometraggio acclamato dalla Settimana della critica al Festival di Cannes, valso a Pellerin il premio come miglior attore emergente. 

Alla ventunesima edizione del festival hanno contribuito il Comune di Sant'Antioco, la Regione e Fondazione Sardegna, con il patrocinio della Presidenza regionale e del Touring Club Italiano, il partneraggio di Sarajevo Film Festival, Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, Festival cinema e ambiente Avezzano, oltre che delle associazioni "Nur" e "Cammino di Santu Jacu", di CoopMed, della Federazione italiana circoli del Cinema e di Sardegna Film Commission.

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