Prende il via a Pau il progetto di gestione e valorizzazione del territorio attraverso le forme d’arte di “Un Bosco da Fiaba”. Un percorso di arte in natura, nato da un’idea dell’Associazione Culturale “Menabò” e la collaborazione dell’amministrazione comunale, guidata da Alessia Valente.

Nato nel 2022, il boom è arrivato nel 2024. Un percorso lungo circa 3 chilometri, nel quale i visitatori troveranno 12 opere realizzate da artisti di provenienza nazionale e in occasione di laboratori di comunità.

«Il progetto di valorizzazione territoriale  – commenta la sindaca - è diventato per Pau un punto di riferimento che ha permesso di valorizzare il territorio e acceso i riflettori sulla bellezza della nostra montagna e sul nostro territorio». Una piccola realtà all’interno della grande risorsa del Monte Arci. All’interno del bosco fanno bella mostra animali artistici, creati con materiale organico recuperato nel bosco: tronchi, rami, frasche.

«Un percorso di arte in natura – commenta Giulia Balzano, curatrice di “Un Bosco da Fiaba” – nel quale gli artisti cono coinvolti nella creazione di un circuito boschivo di installazioni con l’impiego quasi esclusivo di materiale deperibile, dall’impatto inquinante ridotto al minimo. Un dialogo discreto, rispettoso del bosco».

Dopo 3 anni di presenze da record, ora il percorso sarà accessibile nel weekend e nei giorni festivi, per il mese di febbraio dalle 9 alle 16, acquistando un biglietto di 5 euro, comprensivo dell’eco-tassa istituita dal Comune.

«La scelta nasce da due motivazioni – spiega Balzano – La prima è la tutela del bosco. Dopo il boom del 2024 è nata l’esigenza di gestire l’area. Saranno ridotti i numeri di ingresso ma si avrà la possibilità di una frequentazione maggiormente sostenibile del bosco. La seconda è la possibilità di garantire una manutenzione e creare servizi finora non presenti o carenti, come una mappatura adeguata, informazioni che permettano di conoscere la storia delle installazioni, gli artisti che le hanno realizzate e il filo narrativo che le accompagna. Sono storie che si intrecciano tra loro e con il bosco». Quello dell’istituzione dell’eco-tassa (1 euro) è un intervento simbolico, con la somma destinata a progetti di tutela ed educazione ambientale.

«Abbiamo intenzione – commenta Valente - di dare seguito a questo meraviglioso progetto che tanto sta facendo parlare di noi al fine di raggiungere l’obiettivo di promuovere un intervento di valorizzazione ma anche di tutela delle aree boschive e delle risorse naturali geologiche e culturali che in questi luogo si trovano e che sono molto fragili».

«Il progetto è un dono al bosco – afferma Balzano – un richiamo a un atto di responsabilità. Portare quanto più possibile le persone a stare in natura, maturare una consapevolezza della relazione con gli ambienti, nel nostro caso boschivo, e fare in modo che il progetto di valorizzazione faccia bene al territorio».

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