Il suo “bonamanzanada” già manca ai tanti amici che lo seguivano su Facebook. Francesco (Franco) Masia, poeta di Tula (Sassari), ha perso la sua battaglia contro il coronavirus e ieri sera si è arreso dal suo letto di ospedale dove da settimane era ricoverato.

Classe 1954, con origini a Ittiri e Alghero, autore di una trentina di volumi in cui raccoglieva i suoi versi in limba, aveva pubblicato solo pochi mesi fa “Arrejonadas”. Ma era soprattutto sui social che esprimeva la sua vena artistica scrivendo ogni giorno un pensiero dedicato a fatti della quotidianità o di politica e attualità, sempre con una sottile vena di ironia e punzecchiando qualche personaggio più o meno noto.

Una voce e una penna di cui il paese avverte già l’assenza, come ieri sera quando la triste notizia si è diffusa di casa in casa dopo che la famiglia ha comunicato via social: “Franco in questi due mesi ha lottato come solo un vero guerriero sa fare, sicuramente vi avrebbe voluto ringraziare uno per uno per l'affetto che gli avete sempre dimostrato. Purtroppo però oggi la sua battaglia è finita”.

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