E' partito puntualissimo. Alle 9 la locomotiva si è messa in moto alla stazione centrale di Palau e alle 12.24 ha sbuffato per l'ultima volta nella stazione di Tempio Pausania. Quello il viaggio inaugurale della stagione estiva del Trenino verde. Era talmente tanta la voglia di ripartire che quest'anno non c'è stato spazio neppure per mezza polemica. Tutti in carrozza da mercoledì primo luglio e in realtà si viaggerà, tempo permettendo, sino a fine anno. Mercoledì primo luglio la locomotiva ha percorso i 59 chilometri in tre ore e mezzo puntuali, che sono volate via in mezzo a scenari mozzafiato. E nei giorni successivi ha percorso e percorrerà le cinque tratte più vecchie della Sardegna: 438 chilometri sulla più lunga rete ferroviaria turistica d'Europa. Dal mare al cuore dell'Isola dove la natura con i suoi colori e i suoi profumi è la protagonista indiscussa. "La partenza del calendario 2020 della stagione del turismo ferroviario in Sardegna, pur in mancanza di un vero e proprio lancio commerciale, è frutto della volontà di Arst, azienda regionale sotto il controllo dell'Assessorato dei Trasporti, di alimentare la fiducia e la speranza e di garantire la continuità dell'esercizio ferroviario turistico, soprattutto, in prospettiva futura - sottolinea l'amministratore unico dell'Agenzia regionale dei trasporti sardi, Chicco Porcu - L'auspicio della Società è di contribuire ad ampliare, anche in una stagione che si preannuncia difficile per il turismo in Sardegna, l'offerta di servizi turistici e continuare a proporre una Sardegna la cui bellezza non si limita al mare, ma si spinge verso i territori dell'interno ricchi di tesori ambientali e culturali".

Nello specifico quindi sono cinque le tratte che percorre il Trenino Verde.

La prima, appunto, Palau-Tempio: tre ore dove si passa dal mare alla montagna, attraversando la Gallura. Tocca le stazioni anche di Arzachena, Lago di Liscia e Luras. "Dopo Arzachena il viaggio prosegue in costante salita, con la lentezza che permette una vera immersione nella natura, attraverso un paesaggio contraddistinto dalle querce da sughero e dal granito", si legge nel sito ufficiale treninoverde.it.

La seconda parte invece da Arbatax e arriva sino a Gairo: si parte dalla stazione che si trova fra le barche dei pescatori della Cala dei Genovesi per salire in montagna. In tutto 62 chilometri che si snodano attraverso le località di mare e montagna di Arbatax, Tortolì, Elini, Lanusei, Pitzu 'e Cuccu, Arzana, Villagrande Strisaili, Gairo. Interessante, in questa tratta, vivere l'affascinante esperienza della visita ai villaggi fantasma di Osini Vecchio e di Gairo Vecchio, abbandonati da quasi 70 anni a causa di una terribile alluvione.

Altro giro, altri binari: questa volta quelli che collegano Mandas a Seui; 4 ore di viaggio lungo 72 chilometri. Il percorso si snoda salendo in quota attraverso le località di Mandas, Orroli, Nurri, Villanova Tulo, Palarana, Betilli, Esterzili, Sadali, Seui. "Una volta superato il Flumendosa il Trenino verde s'inerpica placidamente su una lunga salita panoramica tra le selvagge montagne della Barbagia, area verde tra le più belle e inaccessibili della Sardegna, e termina il suo percorso a Seui", si legge nella descrizione del viaggio sul sito treninoverde.it.

Quarta tratta la Macomer-Bosa che si svolge sul tratto tra Bosa e Sindia della linea ferroviaria Macomer - Bosa, lunga 46 chilometri, con diverse destinazioni in partenza da Bosa: Nigolosu, Tinnura e Sindia. La durata massima di ogni tratta è di un'ora e cinquanta minuti. "Tra le prime linee delle ferrovie secondarie sarde ad essere inaugurata, è sempre in funzione dal 1888, a parte un'interruzione dal 1981 al 1995. Nella prima parte del viaggio si percorre l'Altopiano di Campeda a oltre 500 metri di quota e poi si procede lentamente in discesa verso Tresnuraghes e il mare azzurro di Bosa. In questa costa selvaggia e incontaminata volteggia il grifone, un maestoso avvoltoio quasi estinto nel resto d'Italia", si racconta sempre nel sito ufficiale. Infine l'ultima delle cinque tratte, quella che collega Mandas a Laconi che si svolge lungo la linea ferroviaria Mandas -Sorgono, lungo 37 chilometri che si percorrono in circa due ore e 45 minuti. Si snoda tra le località di Mandas, Serri, Isili, Nuraghe Is Paras, Sarcidano, Nurallao, Laconi dopo avere attraversato gli incantevoli paesaggi del Sarcidano e della Barbagia di Belvì.

"Abbiamo fatto uno sforzo enorme ma era necessario partire. Ce lo chiedevano gli operatori economici e ci ha incoraggiati a farlo l'assessore regionale ai Trasporti. Esiste la domanda per il servizio ma è necessario anche fare investimenti e su questo aspetto mi sembra proprio che la Regione stia iniziando a lavorare anche in prospettiva futura - sottolinea ancora Chicco Porcu - Dobbiamo mantenere vivo uno dei più importanti attrattori turistici della Sardegna per stimolare una ricaduta economica verso le zone interne. Ovviamente i viaggi si svolgono nel pieno rispetto delle attuali norme anti Covid. Quindi si adottano le misure di sicurezza previste per l'emergenza sanitaria: una per tutte, il distanziamento sociale a bordo dei mezzi che ne limita drasticamente la capienza. Locomotiva e carrozze avranno la metà dei posti disponibili, poco meno di trenta in tutto".

"L'auspicio della Società è di contribuire ad ampliare, anche in una stagione che si preannuncia difficile per il turismo in Sardegna, l'offerta di servizi turistici e continuare a proporre una Sardegna la cui bellezza non si limita al mare, ma si spinge verso i territori dell'interno ricchi di tesori ambientali e culturali- si legge invece in una nota dell'Arst - Secondo la rete dei Trenino Verde Point, gli operatori che affiancano la Società nel far conoscere il treno turistico, questa può essere la grande occasione per i residenti in Sardegna, per riscoprire un servizio unico dal punto di vista storico e culturale e compensare, almeno in parte, i mancati arrivi nazionali e internazionali".

Infine la raccomandazione. "Sono in generale viaggi molto impegnativi e soprattutto quelli più lunghi devono essere fatti da chi ha spirito di avventura. Certo, la mancanza di comodità è ripagata dalla bellezza naturale che solamente percorrendo queste tratte si può ammirare, però consiglio di prepararsi per bene ad affrontare le ore che si trascorrono in carrozza. Magari rivolgendosi anche a uno dei tanti Trenino verde point 2020 oppure si può consultare il sito www.treninoverde.com", conclude l'amministratore unico dell'Arst.
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