Cagliari espone le opere di otto giovani artisti sardi in occasione della rassegna d’arte diffusa “Artexarte”, giunta all’edizione 2023.

L’iniziativa – presentata oggi dall’assessora alla Cultura, Maria Dolores Picciau – coinvolgerà alcune attività commerciali della centrale via Paoli, che quest’anno riceve il testimone da via Garibaldi, dove si è svolta la scorsa edizione. I lavori dei talenti isolani saranno in vetrina sino al 12 marzo

L’utilizzo di spazi insoliti per ospitare le opere consente di «ravvivare non solo la cintura produttiva della nostra città ma anche di dare la possibilità ai giovani artisti sardi di esporre le loro produzioni. I cagliaritani e i turisti avranno, così, la possibilità, mentre fanno shopping, di avvicinarsi alle arti figurative, coinvolgendo un pubblico più vasto», spiega Picciau. Sarà anche un’occasione per «unire la bellezza e l’arte con la vita quotidiana delle persone, che nel frattempo offre una grande vetrina a tanti artisti, diversa ma funzionale, per rivitalizzare il centro storico e le nostre attività produttive», aggiunge la Presidente della Commissione Cultura, Enrica Anedda Endrich.

Grazie alla collaborazione dell'assessorato alle Attività produttive, i lavori esposti potranno avere uno spazio importante in città prima che le loro opere vengano, al termine dell'iniziativa, ospitate negli spazi della Mediateca del Mediterraneo.

Hanno aderito alla mostra: Lucia Aironi con l’opera “Arrivi tu”, che trasforma la tela nel cartamodello di un corpetto femminile, mentre il tessuto diventa la lastra radiografica di porzioni del corpo umano; Alessandra Catta che espone l’opera del 2020 “Sovrappensiero”, realizzata con un pezzo di camice blu da lavoro, con cui indaga il tema del sogno; Antonio Crobu, con un lavoro che volge la sua attenzione al mondo onirico e al perturbante; Gianni Carta, che propone l’uso ripetuto, quasi ossessivo, di forme antropomorfe che sembrano bloccate in una dimensione spazio-temporale. E ancora: l’ucraino Taras Halaburda che ironizza sul rito del caffè come gesto quotidiano, Teresa Pastore che, affascinata dall’illustrazione digitale, rappresenta un cormorano coi papaveri rossi, Letizia Poddighe (classe 2001) che realizza dei lavori con l’utilizzo del nastro carta. Infine l’artista cagliaritano Pietro Serra che reinterpreta il tema dell’Argia con figure in preda a spasmi in un piedistallo vuoto.

(Unioneonline/v.f.)

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