“Murales di Sardegna”, la collana che arricchisce la Biblioteca dell’Identità voluta da L’Unione Sarda, è un percorso ideale per scoprire il meglio del muralismo tra vie, piazze, giardini dei piccoli borghi sardi e delle città della nostra regione. Un percorso capace di illustrare al meglio tecniche, tematiche, testimonianze di quella che non si può riduttivamente definire “arte di strada”. Tra passato e presente, nel ricordo di antichi mestieri e sapori, nel desiderio di cambiamento e di modernizzazione, le immagini di Gianni Sirigu – curatore dell’opera – spalancano una porta su un mondo artistico di assoluto livello, in grado di esprimere i sogni, i desideri, le conquiste della gente di Sardegna.

Murales di Sardegna
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L’ottavo volume della collana “Murales di Sardegna”, sarà in edicola domani, in vendita con L’Unione Sarda al prezzo di 8,50 euro oltre il costo del giornale.

Murales di Sardegna
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Le tappe

Si scoprono le opere ospitate a: Sarroch, Sarule, Sassari, Scano di Montiferro, Sedilo, Sedini, Segariu, Selargius, Selegas, Sennariolo, Senorbì, Serdiana, Serramanna, Serrenti, Serri, Sestu, Settimo San Pietro, Siamanna, Silanus, Siligo e Silius.

Murales di Sardegna
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Opere d’arte

Nel centro alle porte di Cagliari, Sarroch, campeggia una devota rappresentazione di Sant’Efisio glorioso. L’attaccamento ai valori della tradizione hanno ispirato i murales di Sarule, in particolare si esalta la tessitura e una sentita religiosità. Nel capoluogo turritano c’è tanto da scoprire: la tartaruga di piazza Sant’Antonio, che uscendo dal mare schiaccia le ciminiere, è un ottimo punto di partenza. La natura struggente colpisce i visitatori di Scano di Montiferro. Naturalmente a Sedilo è soprattutto la spettacolare Ardia di San Costantino. Sedini inganna l’occhio con un imponente trompe-l’oeil. Un’idilliaca vita dei campi è la narrazione muraria proposta da Segariu. Splendidi murales, solidamente ispirati alle proprie tradizioni, comprese quelle religiose, campeggiano a Selargius. A Selegas spicca una Madonna primitiva, una Dea Madre, Maria Lai, i lavori dei campi. Nel solco della tradizione classica i lavori di Sennariolo. I murales di Senorbì esaltano la storia e le virtù dei senorbiesi. Solo di recente a Serdiana l’arte del muralismo ha conquistato il paese, con inediti risultati. Operai e artigiani sono protagonisti a Serramanna, ma c’è anche un filone contemporaneo. Serrenti, alla stregua di Serri, da borghi agricoli, si ispirano alla tradizione dei campi. Sestu non poteva dimenticare Emanuela Loi e la strage di via Amelio: toccante. Giocosi e colorati i murales di Settimo San Pietro. I murales di Siamanna sono un tuffo nel passato, persino nella scelta dei colori sembra di assistere a scena neorealiste. A Silanus forte è il richiamo ai bardi e ai poeti che, ancora oggi, si confrontano in agguerritissime gare letterarie. Maria Carta è sui murales di Siligo. Silius e la miniera, Silius e la panificazione, Silius e i campi, ecco la vita del quotidiano.

Giovanni Follesa

Murales di Sardegna
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Il volume
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