Laconi è capolinea obbligato nel cammino - giunto alla sua decima tappa - di "Santi, Patroni e Chiese della Sardegna" .

Sant'Ignazio è figura gigantesca nella storia della cristianità isolana, perché conosce una devozione capace di abbattere secolari barriere fra laici e credenti grazie a una cristallina purezza di vita evangelica e a una saggezza - lui, analfabeta e illetterato - che gli ha meritato il patronato di studenti e mondo della cultura.

SARDO E SANTO - Primo santo sardo, Vincenzo Peis, per quarant'anni fu questuante umile e venerato dalla gente della Cagliari del '700, sempre curvo e assorto nella recita del Rosario. Anche se la testimonianza più efficace e calzante arriva non da un suo confratello francescano, ma da un pastore protestante, cappellano militare di stanza a Cagliari che - scrivendo ma soprattutto descrivendo la città capoluogo a un suo amico - ebbe a dire: "Noi vediamo tutti i giorni mendicare attorno per la città un santo vivente, il quale è un frate laico dei cappuccini e si è acquistato con parecchi miracoli la venerazione dei suoi compatrioti". Il frate era Ignazio da Laconi, che ancora in vita veniva chiamato "padre santo" e che la scrittrice e premio Nobel Grazia Deledda definì "l'uomo più ricordato del Settecento sardo".

A LACONI LA CASA NATIA - Venerato in tutta la Sardegna - dove esistono numerose chiese a lui dedicate - la devozione per Sant'Ignazio è particolarmente sentita proprio a Laconi, suo paese natale, dove si trovano ancora la casa in cui Vincenzo Peis visse sino all'età di vent'anni con la famiglia e la chiesa in cui fu battezzato.

Ma se, di questo decimo volume della collana Sant'Ignazio e Laconi sono una sorta di bussola e di faro per tutto il cammino, da Jerzu a Luogosanto, altrettanto importanti e numerose le eccellenze storiche e artistiche che imprezioscono la pubblicazione.

LANUSEI - Intanto la sede vescovile ogliastrina di Lanusei, autentica roccaforte della famiglia religiosa dei Salesiani per quasi 120 anni, con la sua cattedrale di Santa Maria Maddalena, il santuario della Madonna d'Ogliastra e la chiesa dei religiosi di Don Bosco, poi trasferitisi a Cagliari per dar vita allo storico oratorio stampacino e guidare la più moderna parrocchiale di San Paolo, fuori le (storiche) mura, nel popoloso rione di San Benedetto-Fonsarda.

LA MADDALENA - La "Cappella della Madonnetta" ricorda l'episodio di un pescatore che, sorpreso da una tempesta in alto mare e appellatosi alla Madonna, riparò in una piccola insenatura; là, una volta in salvo, portò una statuetta della Madonna a scioglimento del voto, costruendovi una nicchia dove custodirla. Cresciuta la devozione, nel 1928, con il contributo di alcuni fedeli, fu costruita la cappella dove ogni 1 maggio si celebra una Messa in onore della Madonna.

IL SANTO DI LULA - Vuole la tradizione popolare che la chiesa sia nata per un ex voto di un bandito. Ma, al di là del mito, il fascino di questa festa - che si svolge l'1 maggio e il 4 ottobre - non ne sarebbe minimamente scalfito.

San Francesco è in territorio di Lula, su una collina che domina le valli di Nuorese e Baronia. E nuoresi sono coloro che organizzano la festa, che la sentono come "cosa propria". Francesco, Santo e povero, patrono dei pastori, è anche, "forzatamente", protettore di ladri e abigeatari, poiché, come pare, da queste parti una fetta della refurtiva, solitamente, veniva donata alla chiesa, in segno di ringraziamento.

DA JERZU A LUOGOSANTO - Un "cammino religioso" che, da Jerzu a Luogosanto, tocca i centri di La Maddalena, Laconi, Laerru, Lanusei, Las Plassas, Lei, Loceri, Loculi, Lodè, Lodine, Loiri Porto San Paolo, Lotzorai, Lula, Lunamatrona. Rappresentate molte delle storiche regioni storiche dell'Isola, in questo volume accomunate dall'umile fraticello di Laconi, primo di una lunga serie di santi subito , come il Beato Nicola da Gesturi, il venerabile Nazareno da Pula fino ad arrivare a Lorenzo da Sardara.

Paolo Matta

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