Prosegue domani, sabato 24 maggio, il Festival Sant’Arte, nato da un’idea dell’artista Pinuccio Sciola e realizzato dalla Fondazione che ne porta il nome.
La seconda giornata si apre alle 10 con il laboratorio “Salumeria Volponi” a cura di Davide Volponi realizzato con la collaborazione dei bambini e ragazzi della Fondazione Domus de Luna, la realtà guidata da Ugo Bressanello che ha conquistato di recente il Premio “Buone notizie 2025”. “Salumeria Volponi” è uno dei progetti più rappresentativi di Davide Volponi, un laboratorio artistico dove oggetti dimenticati, materiali di recupero e scarti industriali trovano nuova vita attraverso l’arte. Il nome, scelto con ironia, richiama un luogo di sapori autentici e memorie popolari, ma in chiave creativa diventa lo spazio in cui si affetta, assembla e trasforma ciò che era stato scartato. Ogni opera è un pezzo unico che racconta storie di imperfezione e bellezza nascosta.
Dalle 16 il Festival si trasferisce in via Marongiu nell’abitazione di Pinuccio Sciola, che grazie al contributo della Regione Sardegna diventerà presto una Casa Museo, uno spazio destinato a custodire e raccontare l’opera e il pensiero del grande artista di San Sperate. L’abitazione e lo studio stanno gradualmente trasformandosi in un centro museale vivo, pensato non solo come luogo espositivo, ma anche come polo culturale e formativo. Il progetto mira a restituire alla comunità uno spazio identitario e creativo, dove le sculture sonore, i materiali d’archivio e l’ambiente naturale si fondono in un’esperienza unica, in continuità con la visione poetica e innovativa del Maestro.
Al centro dell’incontro delle 16 ci sarà il rapporto tra architettura, design, arte e natura: interverranno le coordinatrici del corso di Landscape, Interior and Spatial Design del dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Durante l’incontro sarà presentato “Lithic Chord”, progetto speciale della Biennale di Architettura di Venezia 2025, ispirato alle intuizioni sulla elasticità della Pietra di Sciola e frutto della collaborazione tra l’architetta Cristina Morbi, ex Politenico di Milano e fondatrice dello Studio londinese Matherea, l’ingegner Francesco Banchini e il direttore dei progetti sonori della Fondazione Sciola, Andrea Granitzio.
Di grande suggestione il momento serale, dal significativo titolo “E’ qui che nascon le stelle…”, alle 19 al Giardino Sonoro dove Pinuccio Sciola trasformava il fuoco in stelle. Nell’occasione verrà presentata l’installazione Other Worlds degli artisti Arotin & Serghei. Other Worlds un progetto della Plataforma Vértices in collaborazione con Arotin & Serghei e l’astronomo Antonio Hales di ALMA – Atacama Large Millimeter Array.
Chiuderà la serata al Giardino Sonoro il concerto “Senza fine” del cantautore Guido Maria Grillo.

(Unioneonline)

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