La “firma” di Salvatore Garau, scultore conosciuto anche per le sue opere invisibili, a partire da giovedì 30 marzo sarà presente anche all’interno della basilica di Santa Giusta, una delle chiese romaniche più belle e visitate della Sardegna. Verranno esposte esattamente due opere. Una è invisibile: si tratta di un progetto immateriale dal titolo “Volto di Dio” che segue la serie di opere nate in tempo di pandemia. L’altra invece è una tela dal titolo “Pale d’altare per questo e altri pianeti”. Quest’ultima è stata realizzata nel 2018 e si interroga sul mistero della vita di altri pianeti.

È la prima volta che le opere di Salvatore Garau, nato e cresciuto a Santa Giusta, lo stesso che ideò la coda dell’enorme anguilla di Marte installata a pochi metri dal Comune, come anche la testa che però ancora non è stata posizionata, verranno esposte all’interno di una chiesa. L’appuntamento è alle 19. Interverranno sia l’artista sia don Roberto Caria, il parroco. L’evento è stato realizzato con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Oristano, la collaborazione del museo diocesano Arborense e il sostegno della parrocchia di Santa Giusta.

Non è la prima volta che Garau realizza opere invisibili. Una alcuni anni fa è stata persino venduta presso la casa d'aste italiana Art-Rite. La stima di prevendita valutava il pezzo tra i 6mila e i 9mila euro ma gli offerenti hanno spinto il prezzo oltre i 15mila euro euro. Si tratta di una scultura completamente invisibile. Chi si è aggiudicato l’opera ha in mano infatti solo il certificato di garanzia.

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