A San Vero Milis anche quest'anno sarà ricordata la tragedia del 16 gennaio del 1946, quando in paese scoppiò un residuato bellico che provocò dodici vittime tra cui cinque bambini piccoli che in quel momento giocavano proprio in via Armando Diaz.

Il coronavirus non ferma la tradizionale iniziativa, anche se sarà in tono minore.

Sino allo scorso anno andava in scena un corteo nelle varie vie del paese, come anche la partecipazione delle scuole, dei cittadini e dei testimoni. Era un modo per ricordare la storia del proprio paese.

Questa volta la manifestazione sarà un pò diversa. "Purtroppo le limitazioni vigenti cambieranno il programma e la commemorazione avverrà alla sola presenza dell'amministrazione in rappresentanza della popolazione, del Capitano della Compagnia Barracellare e del maresciallo dei Carabinieri di San Vero Milis in rappresentanza delle forze di salvaguardia e sicurezza del territorio - spiega il sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi -. Saranno presenti poi i presidenti della Pro loco, dell'Avs, e dell'Avis. Sarà presente poi Don Ignazio Serra per la benedizione".

Ma non è tutto. Il Comune sta cercando il miglior modo per poter consegnare, come ogni anno, una copia della Costituzione Italiana ai ragazzi delle scuole del paese. Il Comune organizza una giornata per non dimenticare quella triste vicenda che colpi l'itera comunità. Giovedì 16 gennaio sono in programma diverse iniziative.
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