San Vero Milis, alla scoperta del sito di S'Urachi e del museo presto fruibile
La soprintendenza accoglie gli appassionati di archeologiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Prima una visita veloce al sito archeologico, poi tutti al museo del paese che si prepara ad ospitare per la prima volta i visitatori dopo anni dalla sua realizzazione.
Tanti appassionati di archeologia questo pomeriggio hanno raggiunto il sito di S’Urachi in occasione dell’apertura straordinaria da parte della Soprintendenza. Un incontro organizzato per raccontare ai presenti le diverse attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio.
«Negli ultimi mesi ci siamo dedicati alla messa in sicurezza del sito - ha spiegato l’archeologa della Soprintendenza Maura Vargiu - in attesa di un prossimo scavo che sarà possibile grazie ad un finanziamento regionale. Il nostro obiettivo futuro è quello di rendere fruibile il sito in maniera continuata con infrastrutture adeguate. Fino ad arrivare alla creazione di un parco archeologico».
La visita poi è proseguita al museo civico dove è stato possibile vedere in anteprima alcuni dei reperti archeologici che andranno a comporre l'esposizione museale in corso di allestimento.
Alfonso Stiglitz, per anni responsabile scientifico dello scavo di S’Urachi: «Noi non stiamo esponendo reparti ma raccontiamo comunità, raccontiamo gli antichi cittadini di San Vero Milis».
In una delle tante vetrine c’è un pezzo molto antico, trovato nella Domus de janas Serra is Araus: si tratta di un tripode da cattura, un vaso della vita quotidiana. Colpisce poi un parapolsi per gli arcieri risalente all’inizio del secondo millennio avanti cristo. Poi c’è un pezzo di una delle torri di S’Urachi, un’anfora etrusca rinvenuta al largo di Capo Mannu e tanto altro ancora. L'esposizione museale dovrebbe aprire le porte la prossima primavera.