Le tombe vandaliche, le chiese e, per la prima volta, le tradizionali case in terra cruda. Sono i beni identitari che l'Amministrazione comunale di Samassi intende valorizzare e salvaguardare.

Per ottenere lo scopo la cittadina ha aderito al Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, che ha la missione principale proprio nella conservazione, protezione, valorizzazione e messa in rete dei beni culturali.

Tra le risorse che meglio identificano la storia di Samassi, e si intendono tutelare e valorizzare, ci sono quindi le tombe a camera d'epoca vandalica, presenti sotto la chiesa di San Geminiano: altro gioiello storico e architettonico.

"Oltre a questi - spiega il primo cittadino Enrico Pusceddu - sono state inserite per la prima volta anche alcune delle nostre tradizionali case in terra cruda". Un patrimonio, quest’ultimo, rappresentativo della cultura contadina di molti decenni fa, portato alla ribalta durante la Sagra del Carciofo, con il circuito "Domus e Lollas" che ha aperto ai visitatori le porte di una mezza dozzina di vecchie case campidanesi in ladiri.
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