La Grande miniera di Carbonia riscopre nell'ultimo scorcio d'autunno l'arte, la storia, la letteratura: si intitola "Luci d’Autunno in Miniera: un viaggio tra storia, cultura e magia natalizia" la rassegna nel vasto compendio ex minerario Serbariu. Dopo le puntate di prologo del 4 dicembre (proiezione di "Una marcia per la vita" del giornalista Sandro Mantega) e del 5 dicembre (convegno su miniere e villaggi minerari sardi), decolla adesso un ricco cartellone di iniziative inaugurate ieri dalla mosgtra “In miniera fra i presepi” col concerto delle launeddas nella sala Argani. Si deve tutto al museo del Carbone che presenta quest’anno un calendario di eventi gratuiti con proiezioni, presentazioni di libri, visite suggestive, mostre. Si scenderà nel cuore della storia per riscoprire le radici del territorio. Un'occasione imperdibile per rivivere le memorie della vita in miniera, dai documentari che raccontano le lotte operaie ai grandi classici del cinema, passando per le affascinanti visite.

L'11 di dicembre alle 18 nella sala Masala la proiezione di "Come era verde la mia valle", di John Ford, quindi il 12 dicembre alle 16 la visita teatralizzata intitolata "Vita di polvere e carbone". Invece il 13 dicembre alle 16 nella sezione di Storia locale la presentazione dell'opera "A carte scoperte, dalla fonte alle fonti". Si scivola al 21 con, alle 17, la visita in sottosuolo al buio. Il 23 alle 18.30 la presentazione al museo del carbone del libro Malfidano, di Raffaele Murru. Quindi si conclude il 28 alle 18.30 con l'inaugurazione della mostra sempre al museo.

La rassegna è organizzata dal Museo del Carbone con il Comune e il Parco Geominerario, la collaborazione di ARCI Il Calderone APS, CSC Carbonia-Iglesias Società Umanitaria Ex-DI’ Memorie in Movimento, La Fabbrica del Cinema, coop Lilith Sezione di Storia Locale, S.B.I.S. e Ottovolante Sulcis.

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