Solare e scattante, la siciliana Roberta Caronia ci si presenta con un sorriso contagioso.

Nota specialmente per le sue recenti interpretazioni nelle fiction Rai "Il Cacciatore" e "I Fantasmi di Portopalo", la mediterranea attrice ha una lunga carriera di successi teatrali, collezionati dopo il diploma all’accademia Silvio D’Amico.

Roberta, com'è nata la sua passione per la recitazione?

"Con un corso di teatro al liceo classico, avevo sedici anni. Nel tempo libero poi andavo spessissimo al teatro Biondo di Palermo a vedere gli spettacoli messi in scena. L'ultimo anno del liceo lo passai a metter da parte le paghette per comprare i tascabili Einaudi sugli autori teatrali e dopo la maturità, nel 2002, feci le audizioni per l'Accademia di recitazione: era proprio quello che volevo fare".

Uno splendido primo piano di Roberta Caronia in "Berretto a sonagli" (foto Edoardo Le Pera)
Uno splendido primo piano di Roberta Caronia in "Berretto a sonagli" (foto Edoardo Le Pera)
Uno splendido primo piano di Roberta Caronia in "Berretto a sonagli" (foto Edoardo Le Pera)

SUL PALCOSCENICO - In teatro, uno dei primi ruoli da protagonista della Caronia risale al 2009: Antigone in "Edipo a Colono", accanto al grande Giorgio Albertazzi. Tante le donne portate in scena, tra le ultime Beatrice Fiorica ne "Il Berretto a Sonagli" di Pirandello ed Effie in "Ifigenia in Cardiff", monologo diretto da Valter Malosti, in cui l'attrice regge la scena da sola per un'ora e un quarto.

La sua carriera è un esempio di dura gavetta. Ci sono stati dei momenti in cui ha pensato di non farcela?

(Ride) "Tantissimi, veramente tanti. Quando hai una percezione del tuo talento e di quello che vali, non puoi fare a meno di desiderare delle risposte dall’esterno. Quando queste non arrivano soffri. Ma è proprio dalla sofferenza che un artista può trarre la forza di continuare nella propria strada e costruirsi una sicurezza interiore.

Ed è questa solidità che aiuta a reggere l'instabilità di questo mestiere e anche l'arrivo di riconoscimenti lavorativi".

Nell'Antigone con Albertazzi (foto ufficio stampa)
Nell'Antigone con Albertazzi (foto ufficio stampa)
Nell'Antigone con Albertazzi (foto ufficio stampa)

DONNA E MAMMA - E i riconoscimenti per l'attrice sono arrivati: tra gli ultimi c'è la menzione d'onore Eleonora Duse 2018 e il premio Virginia Reiter 2017 per l'interpretazione della sua Effie.

Roberta, è passato da poco l'8 marzo e tante manifestazioni hanno sottolineato come la strada per l'effettiva parità dei sessi sia ancora in salita. Cosa significa essere donna nel mondo dello spettacolo italiano?

"Significa fare i conti con un'immagine femminile distorta, ma soprattutto stereotipata. Anni di televisione di questo tipo ci hanno convinti che l’anormalità non sia bella, e dunque avere una forma, un sorriso, il seno o i capelli diversi dal modello canonico di bellezza in voga non sia interessante. Siamo sommersi da una volontà di omologazione. Io però sono una donna genuina, una bellezza semplice. Questo mi fa pensare che qualcosa stia cambiando e che il pubblico abbia voglia di volti veri e del conforto della diversità".

Nel ruolo di Effie (foto Manuela Giusto)
Nel ruolo di Effie (foto Manuela Giusto)
Nel ruolo di Effie (foto Manuela Giusto)

Lei è attrice e madre. Ci sono abbastanza tutele nel suo campo?

"Tutele? Ha detto tutele? Mah, direi che c'è una rete di affetti che ti aiuta a farcela, ma tutele no, specialmente per chi ha figli in età prescolastica. Di base se hai soldi e te lo puoi permettere riesci a organizzarti bene, altrimenti diventa tutto molto difficile. Ma non lo è solo in questa professione, purtroppo. Alle donne è ancora richiesto di essere madri, mogli e lavoratrici perfette. È uno sforzo enorme, ma la maternità è un’esperienza meravigliosa alla quale non avrei mai rinunciato".

LA SICILIA - Roberta Caronia ne "I Fantasmi di Portopalo" (2016) interpreta la coprotagonista al fianco di Beppe Fiorello, in una tragedia ambientata nel 1996 in Sicilia. Ne "ll cacciatore" (2017) è Vincenzina Marchese, moglie del boss mafioso Leoluca Bagarella: personaggi entrambi dalla forte sicilianità.

Cosa comporta nascere e crescere in Sicilia?

"Credo sia una ricchezza assoluta: in Sicilia ci sono una cultura e una bellezza fuori dal comune, che mi hanno sempre regalato molta ispirazione, e così anche le sue storture e la sua decadenza. Tuttavia si tratta pur sempre di un'isola, e voi sardi potete capire ciò che intendo: nonostante la forza e l’ancestralità della nostra terra, si è lontani da tutto e spesso per realizzarsi ci si trova costretti, come me, ad andarsene via, e questo lo trovo molto triste.".

Roberta, in televisione finora sono state soprattutto le sue origini palermitane a determinare i suoi ruoli. Le piacerebbe mettersi alla prova sullo schermo in qualcosa di diverso?

"In quanto attrice, sono una professionista della lingua, nel mio caso italiana e siciliana. È normale che le mie origini abbiano influito sui ruoli che mi sono stati proposti, il che da una parte è più facile, ma è più difficile poi discostarsi da quell'immaginario. Nella prossima stagione però sarò su Rai 1 con "La strada di casa Due", diretta da Riccardo Donna e ambientata a Torino, e stavolta sarò Italianissima!" (scherza divertita).

La talentuosa Roberta Caronia intanto sarà sul grande schermo questo giovedì, accanto a Pif, nel film "Momenti di trascurabile felicità" di Daniele Lucchetti, nei panni di Silvana, appuntamento da non perdere.

Roberta Crivelli*

*attrice teatrale - Milano
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