Il primo dicembre 2019 al porto di Genova viene avvistato un gruppo di orche. Un evento eccezionale, tanto che Alaska, quattordici anni e una grande passione per i cetacei, decide di partire da Milano per vederle di persona. Inizia così una piccola, grande avventura che è al centro di “Lasciami andare” (Piemme, 2023, pp. 208, anche e-book), di Claudia Fachinetti.

Quello di Alaska è, infatti, un viaggio molto particolare. Non solo perché la avvicina al sogno di diventare una ricercatrice, ma anche perché sente che le farà ritrovare sua mamma, che le ha trasmesso l'amore per le orche e che ora è in coma e sta lottando per la vita. A Genova la ragazza vive giornate indimenticabili, ricche di emozioni, speranza e paura per quegli animali così maestosi ma al tempo stesso tanto fragili, che nuotano smarriti in un mare sconosciuto. Da dove arrivano? Sono in pericolo? Si può fare qualcosa per aiutarli? Alaska cerca di trovare le risposte insieme a Diego, un giovane ricercatore che le insegnerà molto sulle orche ma soprattutto sull'importanza di lasciare andare.

A Claudia Fachinetti chiediamo di raccontarci come è nata la storia che racconta nel suo libro:

«Il romanzo parte dalla storia vera di una famiglia di orche arrivata davanti a Genova quattro anni fa, il 1° dicembre 2019, e lì rimasta per diverse settimane incuriosendo, emozionando e commuovendo una città intera e non solo. Quel periodo per i ricercatori che le studiavano è stata una corsa contro il tempo per scoprire il loro segreto, la loro provenienza, il motivo della loro presenza, e per aiutarle a ritrovare la strada di casa. Un segreto che in parte è stato poi svelato mettendo in luce le incredibili capacità di questi animali e i profondi legami che stringono tra di loro, in particolare con i figli».

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Che animali sono le orche? Assassine come spesso vengono mostrate al cinema?

«Sono i delfini più grandi al mondo ma al contrario dei loro “cugini più piccoli” sono sempre stati visti con timore reverenziale, sia per le grandi dimensioni (un’orca raggiunge i 9 metri), sia per le loro complesse e impressionanti tecniche di caccia per catturare foche, otarie, pinguini e balene. Vere e proprie strategie tramandate di generazione in generazione, un po’ come fanno i lupi, strategie che però fanno apparire questi cetacei come spietati e crudeli. In realtà sono solo predatori molto efficienti e intelligenti. Malgrado film come L’orca assassina abbiano cercato di dipingere le orche come pericolose per l’uomo non lo sono affatto. Non esistono casi di attacco all’uomo in natura».

Possiamo definire il libro un racconto di formazione?

«Assolutamente sì. La protagonista Alaska ha un grande dolore da affrontare e accettare, deve rimettersi gioco, guardarsi dentro e capire se quello che credeva essere il suo sogno lo è davvero o lo sta ‘rubando’ a qualcun altro. Grazie all’empatia provata dalla ragazza per le orche lei capirà che, per poter capire davvero chi vuole essere, dovrà lasciare andare questo peso e affrontare le difficoltà, viverle e attraversarle».

Nel libro c’è anche spazio per la scienza…

«Volevo che questo fosse un libro per tutti, per chi già ama la scienza e vuole approfondire varie tematiche – qui troverà anche alcuni box di divulgazione – e per un po’ la teme o la trova noiosa e ha bisogno di storie e di emozioni. Il risultato finale è comunque lo stesso: conoscere e amare le orche. Le orche sono animali estremamente sociali e pur vivendo in tutti i mari del mondo ogni pod, cioè gruppo familiare, si adatta all’ambiente in cui vive con tecniche di caccia, abitudini e linguaggi diversi».

Da dove nasce il titolo "Lasciami andare”?

«Nasce dal fatto che per tutti, e in particolare per i giovani, l’accettazione di un dolore, di un lutto o di un ostacolo è la parte più difficile. Se qualcosa non ci piace inizialmente lo neghiamo e lo rifiutiamo ma questo non ci aiuta. Solo lasciando andare questo freno, questo rifiuto, possiamo davvero affrontare le difficoltà e superarle. E questo è necessario per crescere e andare avanti nella propria vita».

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