Tre campioni nati uno dall’altro a distanza di un quarto di secolo, tre mancini che hanno scritto la storia del calcio: ma non c’è solo il gioco più bello del mondo, ne “La milonga del futbol” – l’ultimo spettacolo di Federico Buffa, il giornalista che ha inventato lo storytelling sportivo – in quell’ora e mezza di spettacolo c’è tutta la voglia di riscatto di un intero popolo.

Nella splendida cornice del teatro romano di Nora, Federico Buffa è tornato a Pula per raccontare le storie di Omar Sivori, Diego Armando Maradona  e Lionel Messi. Accompagnato dal maestro Alessandro Nidi, che con le note del suo pianoforte ha reso le trame dei personaggi rievocati ancora più appassionanti; e dalla bravissima cantante Mascia Foschi, che ha portato sul palco un vasto repertorio di canzoni in spagnolo, Buffa ha incantato il pubblico come già aveva fatto lo scorso anno con lo spettacolo “Italia mundial”.

Alla fine il calcio è solo la metafora della vita, utilizzato per raccontare l’immigrazione italiana verso il Sudamerica, ma anche per rievocare l’ascesa al potere di Perón,  gli orrori della dittatura di Videla, ma soprattutto per parlare del riscatto sociale arrivato dopo un’infanzia difficile.

Dal viaggio di Renato Cesarini, partito bambino nel 1908 dal porto di Genova alla volta di Buenos Aires, sino ad arrivare ai giorni nostri con Lionel Messi, c’è oltre un secolo di storia di due Paesi fratelli come l’Italia e l’Argentina: ci sono tanti aneddoti inediti sui personaggi che hanno scritto la storia di questo sport, c’è tutto l’amore per il futbol.

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