Si è chiusa ieri la quarta edizione del premio letterario Ogus de Monti con la premiazione e la menzione dei migliori racconti in Piazza Municipio a Monastir. 

«Siamo molto contente del lavoro svolto dalla giuria, quest’anno i racconti erano tutti molto belli — afferma Micaela Mocci, presidente dell’associazione organizzatrice DO.MO.S Donne di Monastir per il Sociale — siamo contente anche del fatto che sempre più uomini partecipino come autori, due di loro sono stati anche tra i vincitori di questa edizione». 

Nel corso dei mesi  sono arrivati in totale 53 racconti, che affrontavano tematiche molto attuali come il femminicidio: «Sono tutte tematiche molto importanti: l’accettazione, la violenza, la guerra. Il racconto che abbiamo premiato noi come associazione racconta di una persona che perde la vita durante un intervento di riduzione allo stomaco per dimagrire» prosegue Mocci. 

Il primo premio è andato a un racconto ambientato nella Palestina odierna: l’autore Stefano Cortis narra le vicende di Amir, un bimbo costretto a fuggire dalla sua città a causa dei bombardamenti.

Tante le novità per il 2025: «Il prossimo anno avremmo una giuria d’eccezione: la presidentessa sarà Vanessa Roggeri a cui si aggiungono Antonio Boggio, Luca Masala, Monica Sanna e Francesca Zedda. Abbiamo pensato inoltre di crescere un pochino e provare una nuova avventura: il nostro premio diventerà nazionale. Ultima novità è che quest’anno i racconti premiati e menzionati non saranno pubblicati solo in versione cartacea, ma anche in formato e-book» chiude Mocci.

Con la definizione della giuria, DO.MO.S è pronta a lavorare alla quinta edizione del Premio che prevede, nei prossimi mesi, anche degli eventi pubblici di avvicinamento al festival 2025.

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