Porto Torres, risorse dirottate sul mosaico più grande di Turris Libisonis
Per il restauro dell’opera policroma stanziati 500mila euroÈ il più grande mosaico della Turris Libisonis Colonia Iulia, l’antica città romana di Porto Torres, un’area pertinente alle Terme Pallottino, la struttura termale edificata nel quartiere nord occidentale, nella parte alta di via Ponte Romano. Le risorse pari a 500mila euro stanziate dalla Regione Sardegna, inizialmente destinate al ripristino del mosaico policromo rinvenuto nella stessa strada, rimasta bloccata per oltre 4 anni a causa degli scavi archeologici, verranno indirizzate al restauro di questo mosaico di rilievo, la più grande porzione di pavimento musivo ancora in buone condizioni di conservazione rinvenuto a Porto Torres.
In seguito ad alcuni lavori effettuati in passato in via Ponte Romano per la posa di una tubatura, gli scavi permisero di indagare circa metà della carreggiata che passa nelle immediate adiacenze dell'area termale. Il Comune turritano d’intesa con la Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro e con la Regione, ha elaborato una soluzione progettuale finalizzata a rimodulare l’utilizzo del finanziamento da 500 mila euro predisposto in funzione della risoluzione della problematica legata alla viabilità e della valorizzazione dei beni archeologici della strada interessata. L’obiettivo è indirizzarlo per lo studio e il restauro del grande mosaico adiacente alle Terme Pallottino, più prossimi all’area archeologica principale di Turris Libisonis.
Nel frattempo si procederà alla chiusura dello scavo e alla riapertura di via Ponte Romano, ripristinando la viabilità nei due sensi di marcia. «I ritardi dei lavori sono determinati dall’attesa di una risposta della Regione sulla proposta progettuale finalizzata a valorizzare il nuovo e più grande mosaico», spiega Franco Satta, presidente del consiglio ed ex funzionario della Soprintendenza. «Il nostro obiettivo è legato alla tutela del Ponte Romano che verrà incluso nell’area archeologica insieme alla necropoli occidentale che sorge nell’area di proprietà del Consorzio industriale, così da creare un ampio parco archeologico, il più grande della Sardegna e attrarre nuovi finanzamenti per la valorizzazione dei beni di importanza culturale». Nei giorni scorsi l'incontro col sindaco Massimo Mulas e il presidente del consiglio Satta, con la nuova soprintendente di Sassari e Nuoro, Isabella Fera e altri rappresentanti della Soprintendenza.