Rocchi di colonne, paramenti murari e in particolare una soglia con un cardine della porta, parte dell'ingresso di un edificio di epoca tardo romana.

Sono stati rinvenuti in via Colonia Romana, durante l'esecuzione dei lavori della rete del gas, controllati dal personale specializzato e dall'archeologa Daniela Deriu che opera sotto la direzione scientifica di Gabriella Gasperetti, responsabile della sede di Porto Torres della Soprintendenza ai Beni archeologici.

"I reperti ritrovati risalgono quasi certamente al V-VI secolo dopo Cristo - spiega Franco Satta, tecnico scientifico della Soprintendenza - e appartengono ad un fabbricato che è andato distrutto e quindi adesso la parte salvata dagli scavi deve essere indagata per capire se la soglia è collegata ad una viabilità antica della città romana di Turris Libisonis".

I cantieri aperti nel centro storico continuano a regalare sorprese, tesori che raccontano la città antica di Porto Torres. Nei giorni scorsi sono riemersi, sempre in via Colonia Romana, i resti di una tomba monumentalizzata con pareti e fondo ricoperti di laterizi e calce, ed una copertura con rivestimento in mosaico, con pietre nere, bianche, ocra e rosse. All'interno della tomba due crani e ossa mescolate alla rinfusa, appartenenti a due individui giovani, ritrovamenti di una Necropoli immensa.
© Riproduzione riservata