Dopo "Perdas de Fogu" e "Sette giorni di maestrale", torna in libreria con "Piove deserto" (Dea Planeta editore) la coppia di autori formata da Ciro Auriemma e Renato Troffa.

"Piove deserto" (in vendita dal 5 febbraio) è un noir mediterraneo potente, che suscita un'immediata immedesimazione con il protagonista, Leo Mari, voce narrante della storia.

Mari, ex poliziotto ed ex alcolista, una situazione di coppia fallimentare, lavora adesso come detective per una compagnia assicurativa. Dovrà tornare a Carloforte, l'isola che aveva lasciato a neanche vent'anni, per far luce sulla scomparsa di Davide, un tempo il suo migliore amico. Davide lavorava in una delle industrie situate sulla costa di fronte, che un tempo avevano rappresentato l'unico sogno di rinascita per il territorio. Cosa è rimasto oggi di quel sogno? Davide è morto sul lavoro? Qualcuno lo ha ucciso perché sapeva troppo?

La copertina del libro (foto da Google)
La copertina del libro (foto da Google)
La copertina del libro (foto da Google)

Mari dovrà scavare dentro se stesso e nel suo passato per sciogliere il mistero. Una storia di passioni forti e situazioni al limite, uno spaccato lucido e tagliente del tempo che stiamo vivendo.

Auriemma sottolinea alcuni punti di forza del noir: "È un genere che ha sempre avuto un carattere politico. Ha raccontato sia le gesta di criminali efferati che la caduta agli inferi di persone comuni. Ognuno di noi può ritrovarsi sul baratro: queste letture ci fanno sentire meno soli. Su larga scala, poiché ci troviamo in una società criminogena, affrontare questi temi significa esplorare il mondo in cui stiamo vivendo".

Gli fa eco Troffa: "Sentivamo l'esigenza di raccontare delle vite che si muovono su una sponda dei paesi affacciati sul Mediterraneo. Volevamo focalizzarci sulla Sardegna per restituire il quadro di uno dei territori più poveri d'Europa, il Sulcis. Qui le industrie avevano significato per lungo tempo l'unico treno verso il futuro, con la loro chiusura ha iniziato a spegnersi l'avvenire stesso delle persone".
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