A diciotto anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, la bimba portata via dalla casa della nonna nella mattina dell’1 settembre 2004 da Mazara De Vallo, la mamma Piera Maggio sarà a Cagliari per raccontare, intervistata da Simona De Francisci, le tappe di una dolorosa vicenda che né le indagini, né il processo, né l'attenzione dei media, né gli avvistamenti che si sono susseguiti senza sosta hanno portato a una conclusione né restituito Denise alla sua famiglia.

L’appuntamento, nell’ambito della sedicesima edizione del Premio Alziator, è per sabato 26 novembre, alle 17, nella sala Giorgio Pisano de L’Unione Sarda.

«Quanto amore mi è stato strappato via. Quanto amore ti è stato strappato via. Ogni giorno ti penso, al mattino, alla sera, durante la giornata. Giuro a me stessa che non mi fermerò, continuerò a cercarti e continuerò a lottare per la verità e per la giustizia. Finché respiro, io spero. Con tutte le mie forze» le parole di Piera Maggio, che ha affidato il suo drammatico racconto alle pagine del libro “Denise, con tutte le mie forze”, edito da Piemme.

Un volume che racconta le tappe di una vita segnata dall'angoscia dell'assenza e insieme da una battaglia incessante per la verità. Ma è anche il racconto in prima persona del desiderio di libertà e indipendenza di Piera, una ragazza che si è fatta donna in una Sicilia ancora impregnata di una mentalità antiquata e giudicante. Per la sua voglia di andare controcorrente, scegliendo chi amare al di là dei condizionamenti sociali, oltre al rapimento della figlia ha dovuto subire l'umiliazione di essere colpevolizzata. Ma la sua lotta non si ferma, e continua a rappresentare un esempio di coraggio e determinazione dettato dall’amore materno.

Chi ha seguito le vicende di Denise conosce tutte le trame che si sono susseguite dall’inizio delle indagini fino al termine del processo che ha dichiarato innocente, per mancanza di prove, la principale imputata Jessica Pulizzi, figlia di Anna Corona e di Pietro Pulizzi, padre naturale di Denise, assolta in via definitiva dalla Cassazione nel 2017.

Nell’intricata vicenda anche la magistrata sarda Maria Angioni, che ricopriva l’incarico di Pm a Marsala all’epoca dei fatti, finita sotto i riflettori dopo aver denunciato una serie di presunti depistaggi e inefficienze nelle indagini svolte dagli inquirenti, dichiarazioni alle quali non è stato trovato riscontro. 

Per l’incontro cagliaritano, ingresso libero con posti limitati.

(Unioneonline)

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