Una mostra per riflettere sul concetto di "eugenetica passiva", accettato e diffuso negli ambienti scientifici del periodo a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, e che ha portato la Germania Nazista di Hitler ad attuare un piano di sistematiche uccisioni di persone disabili.

L'appuntamento, dal titolo "RICORDIAMO. Perché non accada mai più" e realizzato anche per le cure del Circolo Su Nuraghe di Biella, è in programma dal 25 gennaio al 29 febbraio 2020 a Verrone (Biella), nel nuovo salone Falseum del castello Vialardi.

Più di 300mila malati di mente o disabili ("tarati" e "deformi", secondo il lessico dell'epoca) furono uccisi dai nazisti per salvaguardare la "purezza della Razza". Tra di loro anche migliaia di bambini, i primi a essere sottoposti allo sterminio. Il programma "Aktion T4" fu una sorta di prova generale della Shoa e una palestra di addestramento per i futuri carnefici dei campi di sterminio. Le camere a gas furono infatti inventate proprio per i disabili, inconsapevoli cavie dei barbarici esperimenti medici su esseri umani condotti durante il Terzo Reich.

Per l'inaugurazione della mostra sono previsti gli interventi di Cinzia Bossi, sindaco di Verrone, Ivo Manavella, presidente della Cooperativa Sociale Integrazione Biellese (ANFFAS), e Battista Saiu, presidente del Circolo Su Nuraghe di Biella.

Uno degli scopi di questa documentatissima mostra itinerante - presentata per la prima volta dall'Anffas Emilia-Romagna nel 2012 - è promuovere i concetti di inclusione e solidarietà in opposizione a quelli, purtroppo ancora affioranti, di discriminazione e razzismo.

(Unioneonline/v.l.)
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