Troppi i controlli antidoping e alcoltest, tra i cavalieri della Sartiglia sale il malumore e si arriva a una clamorosa protesta.

In via Mazzini niente numeri spericolati. Solo Su Componidori Antonio Giandolfi regala una galoppata con le mani sulle spalle dei compagni Andrea Manias e Andrea Piroddi, ma i 120 sfilano al passo.

Una protesta pacifica, la seconda nella storia della giostra dopo quella del 1980, dei cavalieri dopo che negli ultimi mesi sono stati sottoposti a pressioni e prescrizioni.

Sono stati controllati oltre 50 cavalieri, nella riunione in Prefettura di due settimane fa era stato deciso di fare test a campione. I controlli concordati (ne erano stati decisi 28) sono stati eseguiti regolarmente e hanno dato esito negativo.

Poi 10 test antidoping, 30 alcoltest dalla questura.

Fondazione, Comune e Gremi non usano mezzi termini: "È un fatto grave, un danno economico e di immagine per la città e qualcuno si deve assumere la responsabilità. Ci scusiamo con gli spettatori, ciò che è accaduto non è da addebitare agli organizzatori".

Secondo il sindaco Andrea Lutzu e il presidente della Fondazione Angelo Bresciani "con i test durante la corsa si è ostacolato il regolare svolgimento della manifestazione.

Non si comprende l’urgenza dei controlli visto che l’esito si conoscerà solo a manifestazione conclusa". Il questore Giovanni Aliquò intanto ribadisce che tutto è stato fatto secondo le regole e gli accordi presi.

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