Parco Geominerario: si dimette il presidente Agus
La decisione ufficializzata con una lettera al Ministero. Pesa la “situazione di stallo” che dura da oltre tre mesi
Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario della Sardegna, ha rassegnato le dimissioni.
Il passo indietro è arrivato con una lettera inviata al Ministero della transizione ecologica, alla Regione e per conoscenza, anche alla Procura generale della Corte dei conti.
Già lo scorso luglio era arrivata una comunicazione dell'avvio del procedimento di revoca degli organi direttivi. Ma - spiega lo stesso Agus - “a distanza di tre mesi nulla è avvenuto”.
"Eppure - scrive il presidente dimissionario - dal susseguirsi degli atti e dal loro tenore, ero convinto che il ministero, d'intesa con la regione Sardegna, avesse già individuato il commissario ad acta. A ben vedere l'unico risultato conseguito con la procedura di revoca è stato quello di aggravare la situazione, paralizzando del tutto l'attività del Parco privato de facto dei suoi organi decisionali".
Il Consiglio direttivo, dopo le dimissioni di alcuni componenti a seguito della procedura di revoca, non ha i numeri - spiega Agus - statutariamente previsti per riunirsi validamente. Anche il presidente può fare ben poco.
"Vige ancora l'insensibilità e la disattenzione verso un ente statale a cui si è dato un carico di competenze e responsabilità senza un adeguato supporto. Ormai da vent'anni svolge solo ed esclusivamente funzioni di promozione dei siti accessibili e con gestioni comunali, nonché iniziative di carattere sportivo e culturale. Per poter spendere l'avanzo di amministrazione il Parco è costretto a chiedere i beni ex minerari in comodato d'uso per almeno 30 anni alla Regione o ai Comuni, perché non dispone di beni propri. In questa situazione è anche difficile attuare una vera e propria programmazione perché soggetta al nulla osta di altri Enti nonché alle interferenze degli 86 comuni, propensi a non cedere potere al Parco sui propri beni, ma inclini a vederlo come potenziale erogatore di risorse economiche".
(Unioneonline/l.f.)