Olbia, premio eno-letterario "Vermentino": vince Roberta Schira
La giornalista e saggista si aggiudica il riconoscimento per le opere edite con il suo “I fiori hanno sempre ragione”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con “I fiori hanno sempre ragione”, edito da Garzanti, la giornalista e saggista Roberta Schira si aggiudica l’ottava edizione del Premio nazionale eno-letterario Vermentino per opere edite. La “ricetta” di rinascita della giovane chef Eleonora, che ha perso il dono di gusto e olfatto, conquista i giurati; un romanzo, acquistato da diversi paesi, che è un manifesto femminista e un invito alle donne a credere in se stesse. «Dopo anni a scrivere articoli e saggi – dice la Schira – ho deciso di diventare scrittrice. Le donne spesso rinunciano a realizzarsi e invece non dobbiamo mai pensare di non essere all’altezza dei nostri sogni».
Quasi un pari merito il Premio “Territorio”, vinto dall’esordiente palermitana Alessia Castellini: nel suo “Il sentiero delle formichelle”, edito da Piemme, la rievocazione della faticosa vita delle trasportatrici di limoni, carbone e stracci sulle impervie vie della Costiera Amalfitana. Raccontando con precisione una storia quasi inedita, l’autrice coglie perfettamente gli aspetti della recente sezione “Territorio” istituita dal “Vermentino”, nata per valorizzare il carattere identitario di una storia legata a una porzione di terra.
Il concorso, abbinato alla kermesse “Benevenuto Vermentino”, intanto, spicca il volo tra i riconoscimenti italiani; lo confermano i numeri con 22 case editrici partecipanti, 25 titoli in gara, l’alto livello che li caratterizza. Le menzioni speciali per gli altri tre finalisti della cinquina: “La taverna degli assassini” di Marcello Simoni, edito da Newton Compton, “Il campo di Gosto” di Anna Luisa Pignatelli (Fazi editore) e “Notte di vento che passa” di Milena Agus. Con la scrittrice sarda l’attore Neri Marcorè, ironico timoniere della cerimonia, ha parlato a lungo di scuola e del suo rapporto con l’insegnamento, presente nell’opera grazie alle protagoniste, la giovane Cosima e la sua prof. di lettere.
Un assist perfetto per ringraziare tutti gli studenti del liceo classico “A.Gramsci”, anch‘esso premiato, che ancora una volta si sono messi in gioco nelle letture e nella realizzazione di booktrailer guidati dalla supervisione artistica dell’attore Daniele Monachella. La Camera di Commercio di Sassari, che con i Comuni di Olbia e di Castelnuovo Magra, ha istituito il Premio, ha attribuito anche le “menzioni straordinarie fuori concorso” a due pubblicazioni sarde: “Grazia Deledda e il cibo” di Giovanni Fancello e Sara Chessa (Arkadia editore) e “C’era una volta all’Asinara” di Giampaolo Cassitta. Due racconti ricchi di scoperte: tra le vicende culinarie della vasta produzione del Nobel Grazia Deledda, il primo, e nella sorprendente storia della piccola isola il secondo, grazie alla vita del quasi 90enne Gianfranco Massidda che lì ha vissuto dalla nascita fino al 1986. La cerimonia di chiusura è stata introdotta da Stefano Visconti, presidente della Canera di Commercio di Sassari, e dalle giurate Sabrina Serra, vicesindaca del Comune di Olbia, e Katia Cecchettini, sindaca del comune di Castelnuovo Magra