Novantanove anni fa si esibì a Terranova e domani, alle 21, all'archivio Mario Cervo torna a Olbia tra le righe di “La cantadora” (edizioni Minimum fax), ultima fatica di Vanni Lai, due volte finalista al Premio Calvino.

Candida Mara, nata a Nulvi nel 1877, è al centro dell'incontro culturale che racconta la storia di una donna che (in)cantava la sua libertà nella Sardegna della Gallura e del Logudoro di inizio Novecento.

Ne “La cantadora” Vanni Lai,  che dialoga con la giornalista de L'Unione Sarda, Caterina De Roberto, fa rivivere una donna con la gonna lunga plissettata e le tasche profonde in cui nasconde una pistola con sei colpi, unica donna capace di sfidare gli uomini nelle gare di canto a chitarra, spostandosi di sagra in festa alla guida di un calesse. Custode di un grande amore proibito, con il quale alleva cavalli da corsa, figura controversa, ammaliante e rivoluzionaria, oggetto di curiosità, sospetti e dicerie che la vogliono "fattucchiera e dea", La cantadora, a lungo consegnata all'oblio, torna alla memoria tra le pagine del romanzo d'esordio di Vanni Lai, scritte collezionando le (poche) tessere del mosaico della vita di Candida Mara.

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