Il Nuraghe Alvu di Pozzomaggiore è uno dei reperti archeologici più straordinari del Logudoro. Un anno fa il crollo, che ha messo a repentaglio tutta la struttura e la volta della camera. Grazie a fondi già destinati al restauro, i lavori di Nuraghe Alvu iniziarono celermente, ma si sono interrotti da tre mesi. Le risorse stanziate parrebbero non essere state sufficienti per riparare i danni più ingenti, subiti dal crollo dell'anno scorso.

Le parti più a rischio sono provvisoriamente "tenute" da puntelli di legno, il che rende la situazione ancor più precaria. Il crollo dell'anno scorso infatti, oltre che all'incuria, fu facilitato dalle precipitazioni abbondanti, che stanno iniziando puntualmente anche in questa stagione e che potrebbero causare ulteriori danni alla struttura.

Il nuraghe Alvu è una testimonianza di notevole valore, per via di alcune particolarità che lo rendono unico nel suo genere come la bicromia, la presenza del focolare e del pozzo nella camera principale. Il sindaco di Pozzomaggiore Mariano Soro manifesta grande preoccupazione: "È un sito di interesse archeologico e culturale che deve assolutamente essere preservato. Noi come Amministrazione non gestiamo né finanziamento né lavori, ma ciò non ci esime dal sollecitare gli Enti preposti alla ripresa immediata dei restauri. Cosa che ho personalmente fatto in questi mesi. Fonti ministeriali - conclude il primo cittadino - mi hanno fatto sapere che le opere riprenderanno al più presto, anche se non ho una data precisa. Come Amministrazione vigileremo attentamente". Chiaramente il nuraghe rimane chiuso ai visitatori.
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