Oltre cento moto vintage in esposizione, tra d'epoca, storiche e classiche. Tutti i maggiori marchi della storia delle due ruote rappresentati, e con loro le principali nazioni produttrici. Sono i numeri della terza edizione della mostra “Sardinia Moto Story”, prima e ancora unica manifestazione regionale di un settore che vanta un gran numero appassionati anche nell’Isola. Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, Nuoro è nuovamente pronta ad accogliere quella mostra che punta a essere una vetrina esaustiva delle moto che hanno fatto la storia. Lo farà dal 25 al 27 ottobre, nella galleria del centro commerciale Prato Sardo.

Nuova location

Dall’ExMé delle prime due edizioni, la singolare esposizione si sposta ora in un luogo dove potrà godere di un maggiore respiro, per la gioia degli appassionati e dei tanti curiosi che vorranno visitarla da venerdì fino a domenica. Per tre giorni, infatti, la grande galleria interna diventerà un parcheggio privilegiato per le “nonnette” a due ruote, anche se alcune arrivano sino agli anni Ottanta. Come avvenuto in precedenza, la manifestazione è promossa, curata e organizzata in ogni sua parte dal Lambretta Club Sardegna, il sodalizio regionale dedicato allo scooter di casa Innocenti che ha sede proprio a Nuoro. Costituito da circa 80 soci, è impegnato da anni in attività di beneficenza e solidarietà sociale oltre che nella tutela del marchio Lambretta. Soddisfatto il presidente Giancarlo Cau, al lavoro da diversi mesi con i propri associati per organizzare al meglio la manifestazione di fine ottobre. Anche se resta un pizzico di amarezza per il disinteresse delle istituzioni pubbliche verso un evento che voleva essere un omaggio alla grande tradizione motoristica dell'Isola, in particolare di Nuoro. «Mi duole constatare ancora una volta - dice Cau - l’assenza di patrocini e tantomeno contributi da parte del Comune e della Regione, nonostante le rassicurazioni che ci erano state date. In questo modo abbiamo dovuto provvedere autonomamente a tutte le spese, soprattutto grazie agli sponsor privati che ringrazio per la grande disponibilità. Vorrei infine lanciare un appello a collezionisti o semplici proprietari di moto d’epoca affinché facciano uscire i loro gioielli dai propri garage, così da esporli già nella prossima edizione della nostra manifestazione, nel 2026, e far conoscere al pubblico un pezzo importante della nostra storia».

Oggetti unici

La moto più anziana, una Motobecane francese, è degli anni Venti, ma le stanno accanto marchi scomparsi da tempo come Frera e Sertum, insieme a Moto Guzzi. La carrellata prosegue sino agli anni Ottanta, con alcune perle degli anni Settanta: tedesche, giapponesi e ovviamente italiane. Ricca anche la partecipazione degli scooter, ma i visitatori non troveranno solo le Lambretta di ogni età, perché ci sarà anche una nutrita pattuglia di Vespa, a cominciare dal primo tipo cosiddetto “faro basso” del 1948. Spazio anche agli affascinanti sidecar. L’ingresso è libero. La mostra osserverà i consueti orari del centro commerciale di Prato Sardo.

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