Non c’è pace per la Cavalcata sarda: rinuncia anche l’associazione di Bono
Si stanno sfilando in molti, uno ad uno, a causa dei rimborsi ritenuti inadeguatiSembra non esserci pace per l’edizione numero settantadue della Cavalcata Sarda, che si terrà a Sassari il prossimo 21 maggio. La polemica è legata alla questione dei rimborsi, considerati da alcuni inadeguati.
Altra rinuncia è quella annunciata dall'Associazione culturale gruppo folk e tenore Giovanni Maria Angioy di Bono, che arriva a poche ore di distanza da quella del Gruppo folk Città di Tempio e dell’Associazione Culturale "Su Furione" di Nule.
«Quando si condivide una iniziativa di protesta, di malcontento, di disagio, qualunque sia il motivo, alla stessa deve seguire un atto di concretezza – si legge in un post pubblicato su Facebook dall’Associazione del paese del Goceano -. È proprio per questo che l'Associazione culturale gruppo folk e tenore Giovanni Maria Angioy di Bono, nella riunione tenuta il 14 Marzo, ha deliberato, all'unanimità, di condividere in tutto la decisione degli amici dell' Accademia Tradizioni popolari Città di Tempio, di non presentare istanza di partecipazione alla 72esima edizione della Cavalcata Sarda, programmata per il 21 Maggio 2023, dove lamentano il fatto che gli organizzatori di questa, nel fissare i criteri dei rimborsi, perché solo di rimborsi si tratta, hanno creato palesi ed evidenti sperequazioni provocando disaccordi tra le associazioni Folkloristiche che, mosse da una forte passione identitaria, culturale, portano avanti con impegno e serietà, esibendo nelle varie manifestazioni Regionali, Nazionali nonché internazionali, gli abiti/costumi tradizionali appartenuti ai propri nonni e bisnonni ricchi di valore non solo culturale ma soprattutto umano».
Mancano due mesi all’importante manifestazione folkloristica che rischia di veder partecipare non un alto numero di gruppi folkloristici.