Nell'ultima installazione dell'artista tedesca Diemut Strebe, famosa nel mondo per le sue creazioni che nascono dal connubio tra arte, scienza e filosofia, c'è anche un pezzo di Sardegna.

Di Iglesias, in particolare. “The prayer” (colui che prega) è un robot (ora esposto al “Pompidou centre” di Parigi) nato dalla collaborazione con diversi ricercatori del Mit (Massachusetts Institute of Technology), università di ricerca tra le più importanti al mondo. Tra loro c'è Enrico Santus, 33 anni, iglesiente che vive da diversi anni negli Stati Uniti, dove si occupa di intelligenza artificiale.

La collaborazione con l'artista, per il giovane iglesiente, è un ulteriore motivo di soddisfazione nella sua carriera già costellata di successi. “Un lavoro che ha molti aspetti interessanti”, dice Enrico parlando al telefono da Boston.

“The prayer è un'installazione artistica che cerca di esplorare il soprannaturale attraverso l'intelligenza artificiale”, spiega Diemut Strebe, che vive anche lei negli Usa. Una delle sue creazioni più note è la replica dell'orecchio sinistro di Vincent Van Gogh, realizzato con cellule donate da un nipote del pittore olandese e poi messo in mostra all'interno di una teca di cristallo.
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