Proseguono gli appuntamenti dell’assessorato alla Cultura: domani, 24 maggio, alle 19 a DoMusArT, l’associazione “Artisti Fuori Posto” presenta il monologo di Francesca Saba “Nel nome del padre”, un racconto di mafia che arriva a Quartucciu il giorno dopo in cui in tutta Italia si celebra la “Giornata della legalità”, data simbolo per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio.

«Anche questa serata si unisce alle altre serate programmate nel corso dell’anno il cui filo conduttore sono i diritti delle donne», commenta l’assessora Elisabetta Contini, «in particolare per la loro emancipazione sociale, economica e politica. Vogliamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica temi come l’uguaglianza di genere, le discriminazioni e le violenze di genere».

"Nel nome del padre” va però ben oltre la storia di una donna all’interno di una famiglia mafiosa: ci parla di silenzi e di sogni, di sottomissione e coraggio, di destino e determinazione. La storia di Maria è la storia di tante donne che nei decenni hanno cercato di affrancarsi dal contesto mafioso mettendo spesso a rischio la loro stessa vita, ed è ricostruita partendo da letture e ricerche che Francesca Saba ha fatto negli ultimi anni. Scelte difficili e pericolose in un continuo interrogarsi tra il bene e il male. 

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